Una piattaforma per dare voce ai piccoli Comuni. La propone per le Regionali Salvatore Magarò.

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Le Elezioni per la scelta del nuovo presidente ed il nuovo Consiglio regionale potrebbero registrare una interessante novità. Salvatore Magarò, sindaco di Castiglione Cosentino, lancia una proposta in vista delle Regionali che dovrebbero svolgersi il prossimo 14 febbraio: una piattaforma che consenta ai sindaci ed agli Amministratori dei piccoli Comuni, quelli con una popolazione inferiore ai 5000 abitanti di confrontarsi e preparare una lista partendo dalle proprie esperienze e di quei borghi “poveri, poverissimi per i bilanci e le casse, ma ricchi, e in qualche caso ricchissimi, di tesori artistici, di patrimonio culturale, architettonico, ambientale e di “saperi”, i piccoli comuni anche in Calabria dimostrano che, al di là delle dimensioni possono essere grandi per capacità, resistenza, inventiva”.


“Sono sempre più convinto – spiega – che i piccoli comuni e i loro amministratori in una regione come la nostra vivono come fortini assediati. E’ nei piccoli comuni che chi amministra lotta e s’ingegna ogni giorno per arginare lo svuotamento dei paesi, soprattutto interni, montani e a vocazione agricola, per scongiurare la chiusura delle scuole con pochi bambini, delle banche che spostano gli sportelli e per mantenere il trasporto pubblico sempre più rarefatto. Ed è proprio nei piccoli comuni che la Calabria ha brillato e brilla per esempi straordinari, non sempre tutti adeguatamente conosciuti e compresi, di accoglienza e integrazione di flussi migratori antichi e recenti”.


Pur chiarendo la volontà di non candidarsi personalmente, Magarò annuncia che intende “lavorare per aggregare una rete di sindaci e amministratori locali calabresi – di comuni al di sotto dei 5000 abitanti – che, in quanto tali cioè partendo dal loro vissuto e dalle loro esperienze concrete, possa diventare anche una piattaforma programmatica e, di conseguenza, anche una lista per le prossime elezioni regionali.I territori, così, anche quelli più distanti e negletti dalle “capitali”, potrebbero ambire non ad occupare poltrone ma a pesare di più e a determinare scelte utili ad aiutare e ripensare lo sviluppo dell’intera regione”.
In questo scenario periferico, a sua detta, “internet ad alta velocità significherebbe superare le distanze fisiche e in tempi di smart working, consentire a tanti giovani di restare e poter guardare le montagne dalla finestra, ma poter interloquire con il resto del mondo. Non tutto è nero, del resto, nei piccoli centri, nascono anche nuove interessanti attività, altre ripartono e ci sono anche giovani che restano o addirittura tornano”.


Cosa mettere al centro del proprio progetto politico? Il Sindaco di Castiglione ha le idee chiare.”Ci sono botteghe che – come sostiene Carlo Petrini, il fondatore di Slow Food – sono l’anima dei borghi. Negli ultimi anni hanno visto un nuovo sviluppo le De.Co, le denominazioni comunali di prodotti e lavorazioni tipiche, ed esperienze comunitarie che interessano sempre più territori, segno di una voglia e di un bisogno di comunità e di partecipazione, di cooperazione e di collaborazione. Dobbiamo essere in grado di pensare un’altra Calabria, insomma, a partire dalla consapevolezza che il “savoir-vivre” del Bel Paese abita nei piccoli borghi”.
Francesco Rizza

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