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Un termovalorizzatore a Crotone? No grazie: esprime la propria contrarietà alla proposta della Lega relativa alla costruzione di un termovalorizzatore nella città pitagorica la Legambiente calabrese esprimendo “grande sconcerto in merito alla proposta di costruire a Crotone un termovalorizzatore che bruci i rifiuti dell’intera regione. Crotone è una città già duramente colpita sotto il profilo ambientale da politiche di industrializzazione prima e di deindustrializzazione poi, totalmente errate e i cui effetti nefasti incidono ancora oggi sul territorio e sulla salute delle persone e, sicuramente, non ha bisogno di termovalorizzatori.
Ciò è quando si evidenzia in una nota a firma della presidente Anna Parretta, relativa alla proposta avanzata nella scorsa settimana da esponenti della Lega di Crotone. “In Calabria la gravità della questione rifiuti impone serietà e non necessità di annunci teatrali quanto anacronistici e costosi”.
“La direzione della politica europea in materia – prosegue Parretta – è molto chiara, i fondi comunitari, da ultimo quelli previsti dal Recovery Fund, devono concentrarsi sull’economia verde e sulla lotta ai cambiamenti climatici, mentre impianti di incenerimento, discariche ed altre strutture di smaltimento di rifiuti indifferenziati non dovrebbero più essere finanziati per i loro effetti nocivi su salute e ambiente”.
Quali le proposte dell’ Associazione ambientale? “bisogna fare scelte chiare – si aggiunge nella nota – che vadano nella direzione di un’economia circolare seria ed efficace e devono essere costruiti gli impianti della filiera del riciclo, a partire dagli impianti di compostaggio e digestione anaerobica per la produzione di compost di qualità e biometano”.
Francesco Rizza
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