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Con 150 mila euro di finanziamento, messi a disposizione della A2A Spa, la società che gestisce le centrali idroelettriche collegate alle acque dell’ Ampollino sarà realizzato l’ Eco museo dell’idroelettrico silano. Il progetto è stato approvato dalla Giunta comunale presieduta dal sindaco Nicola Belascastro. Come si apprende dalla stessa delibera, l’ Obiettivo del progetto è avviare un processo di conoscenza dell’idroelettrico silano: la scoperta da vicino dei luoghi storici e infrastrutture, funzionanti e dismesse, creando una relazione tra la memoria storica rappresentata dai siti di archeologia industriale che hanno segnato un’epoca, e lo sviluppo industriale in cui la macchina inizia a sostituire il lavoro manuale, vissuto dagli “elettrici” con documentazioni testimoniali e fotografiche d’archivio da mettere a valore.
Quella idroelettrica , rappresenta una pagina storica ultra secolare per la cittadina della Sila Crotonese. Nel suo territorio, infatti, nel 1906 l’ingegnere Angelo Omodeo valutò l’opportunità di realizzare alcuni invasi di acqua allo scopo idroelettrico. Questo progetto ebbe l’autorizzazione definitiva il 31 gennaio 1916. L’energia elettrica è ricavata dalle dighe dei laghi artificiali dell’Ampollino sui confini delle province crotonese, cosentina e catanzarese e del lago Arvo nel territorio di San Giovanni In Fiore in provincia di Cosenza collegati alle centrali di Orichella , di Timpa Grande di Calusia. A testimonianza della loro importanza, le stesse centrali furono inaugurate nel luglio 1927 da re Vittorio Emanuele III.
“L’opera – spiega la delibera municipale – costituirà una vera e propria testimonianza storica per il territorio silano, rappresentando, altresì, un’occasione di fruizione turistica, di positivo e durevole impatto socio-economico, occupazionale ed ambientale. A titolo esemplificativo – è scritto sempre nella delibera -, si realizzeranno aree di sosta e sentieri panoramici, con pannelli didattico-informativi per rendere leggibile e fruibile anche turisticamente il paesaggio silano interessato dalle centrali idroelettriche”.
Sempre dalla delibera di Giunta si apprende che la struttura progettuale immateriale, il piano di marketing e la proposta di immaginare la nascita dell’Ecomuseo come formula istituzionale è stata ideata e progettata da un team professionale costituito da Maria Volpe project manager che ha supportato l’ufficio tecnico comunale, dalla sociologa Stefania Emmanuele esperta di Ecomusei e da Sara Bitonti, nel ruolo di referente/facilitatore territoriale.
La realizzazione del progetto è stata affidata alla Contatto srl che provvederà alla realizzazione degli strumenti digitali e tecnologici per la fruizione dell’ecomuseo e alla sua identità visiva. I siti di archeologia industriale saranno resi fruibili attraverso percorsi esperienziali, corredati da pannelli informativi con sistema QR code, per accedere a contenuti multimediali. Il Museo dell’idroelettrico esistente e il Teatro comunale delle Vittorie fungeranno da antenne per facilitare l’interpretazione e la fruizione dell’ecomuseo.
Francesco Rizza
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