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Sempre più aspro il confronto sulle prossime Provicnaiali nel Crotonese fra il presidente facente fuznioni Simone Saporito e Fratelli d’ Italia che nella matinata dell’8 gennaio con una manifestazione nei pressi della prefettura pitagorica ha chiesto veloci elezioni per il Presidente dell’ Ente intermedio.
“La rilettura delle vicende istituzionali e politiche – scriveva il 7 gennaio il presidente facente funzioni Simone Saporito sul portale della Provincia – ed in particolare l’iter che ha portato al rinvio dell’appuntamento per l’elezione del Presidente della Provincia di Crotone dopo le dimissioni di Ugo Pugliese, poco si prestano ad interpretazioni e speculazioni squisitamente politico-elettorali. La pandemia, la ripresa dei contagi, le misure urgenti per il contenimento del contagio da Covid-19 hanno portato il Governo a disporre e stabilire una nuova sospensione delle procedure e quindi un ulteriore rinvio: elezioni da espletare entro il 31 marzo 2021”.
Le stesse rassicurazioni non hanno impedito la manifestazione già organizzata che nella mattinata dell’8 gennaio si è svolta dinnanzi alla Prefettura crotonese. Le rassicurazioni del presidente facente funzioni Simone Saporito sull’indizione delle elezioni provinciali entro il 31 marzo? “Sono aria fritta”. La pensa così e lo dice senza mezzi termini, Amedeo Nicolazzi sindaco di Petilia Policastro, fra gli Amministratori locali che hanno preso parte al sit in crotonese. . D’altro canto, come fa osservare in ambienti vicini al partito meloniano il Presidente provinciale Saporito avrebbe dimostrato di essere un presidente di parte non avendo ancora risposto ad una pec di Michele De Simone, segretario provinciale di FdI non avendo ricevuto, nessun chiarimento relativamente all’indizione delle Provinciali, almeno sino alla vigilia del sit in dinnanzi alla prefettura.
Come si ricorderà era il 2019 quando si è dimesso Ugo Pugliese sindaco commissariato del Comune pitagorico ed a lui è succeduto dapprima Giuseppe Dell’Aquila consigliere comunale di Cirò Marina dimessosi per candidarsi a sindaco della propria città e quindi Simone Saporito, consigliere di minoranza a Petilia Policastro. Nel frattempo, le consultazioni provinciali sono già state rinviate due volte, a marzo e dicembre dello scorso anno, a causa della pandemia da Covid 19. Il decreto Ristori bis ha recentemente stabilito che debbano essere indette ed espletate entro il 31 marzo, ma se la situazione epidemiologica dovesse peggiorare, potrebbero essere rinviate nuovamente.
Emblematico lo scenario della protesta il piazzale antistante la Prefettura. Scelto probabilmente con la speranza, probabilmente, che la neo Prefetto di Crotone Maria Carolina D’Ippolito si faccia carico di quella mancanza di “agibilità democratica” che a detta degli Amministratori e semplici iscritti al Partito meloniano mancherebbe negli uffici di via Mario Nicoletta.
“Con tutto il rispetto per chi va a fare il facente funzioni – osserva Nicolazzi – ma ci vuole la legittimità, che viene solo da un’elezione. Stiamo parlando del presidente. “A questo punto – sottolinea Nicolazzi – non serve più amministrare. Nominassero commissari per Province, Regione e Comuni così gestisce direttamente lo Stato e finisce qui la discussione”.
La posizione del sindaco di Petilia Policastro tutto sembra tranne che una velleità personale collegata al desiderio di andare ad amministrare l’ Ente di via Mario Nicoletta. Nello scorso febbraio, infatti, ha mancato per un soffio l’elezione al Consiglio regionale sommando tanti di quei voti che mai Fratelli d’Italia e, prima ancora Alleanza Nazionale avevano preso nella cittadina dell’alto Marchesato crotonese. Proprio per questo, starebbe ripensando ad una ricandidatura al Consiglio regionale e l’eventuale elezione non è compatibile con l’incarico di indaco e quindi con quello di Presidente provinciale.
Presente, fra gli altri all’iniziativa Andrea Tesoriere, consigliere comunale di Crotone di FdI che aggiunge: “la normativa è chiara su questo punto: deve essere un sindaco a ricoprire questo delicatissimo ruolo. E Saporito non lo è. Questa è un’anomalia che abbiamo evidenziato e che speriamo di sanare presto con le elezioni”. “La scusa del Covid – per Cataldo Maltese, consigliere comunale di Melissa -non può sopprimere la democrazia nel nostro territorio, che in questo momento viene calpestata da atti che ci sono poco chiari”.
Francesco Rizza
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