Staiti (Rc) un successo la prima settimana della cultura greca. Presente pure Il CalabrOne.

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Alle pendici dell’Aspromonte ed a pochi chilometri da Reggio Calabria Staiti è un comune greco calabro di 190 abitanti, secondo i dati dell’Istat al 30 settembre 2012 è il comune meno popolato della Calabria. Nel feudo di Brancaleone, fu acquistato dalla famiglia Staiti di cui porta il nome che lo fortificò e lo cedette poi ai principi Carafa di Roccella Jonica che lo amministrano fino alla Riforma napoleonica. Nei pressi della chiesa di Sant’Anna, in una caratteristica e linda piazzetta nei pressi del museo dei dei santi italo-greci sta ospitando la settimana della cultura greca fortemente voluta dalla sindaco Giovanna Pellicanò, in occasione del “Bicentenario dal riconoscimento della lingua greca di Calabria”.

Promotore della manifestazione itinerante che fra l’altro ha registrato un corso di iconografia greca a cura di Annamaria Celi, il siciliano Daniele Macris, docente di latino e greco ed appassionato cultore della cultura greca e grecanica in Calabria.

Dall’ appuntamento, nonostante la distanza geografica fra l’Aspromonte meridionale e Cotronei, non poteva mancare la nostra “PUBLIGRAFIC” presente con Gianni De Simone fra i responsabili della Casa editrice cotronellara e Francesco Rizza, responsabile del periodico “Il CalabrOne” che da 15 anni promuove vari angoli della Calabria, le loro eccellenze e le loro particolarità nelle proprie pagine che ormai raggiungono tutte le Città ed i Borghi calabresi.

Fra le altre cose, lo staff de “Il CalabrOne” stà organizzando il proprio speciale su Reggio Calabria ed il suo immediato circondario e l’occasione è stata utile per ampliare i propri contatti nella più meridionale della Provincia calabrese ed interiorizzare la bellezza di uno stupendo angolo delle Calabrie.

A pochi chilometri dall’ abbazia di Santa Maria de’ Tridetti, in un’area in cui la grecità si respira nell’aria, in un incontro dedicato all’editoria calabrese, un appassionato intervento della serata, fra gli altri, è stato quello di Carmelo Giuseppe Nucera, editore della Apodiafazzi. “Da parte nostra – ha evidenziato – abbiamo pubblicato un ampio ventaglio di saggi, attraverso i quali conoscere il grecanico è possibile. Chi vuole approcciarsi a questa lingua può farlo, ma anche le Istituzioni dovrebbero svegliarsi e fare di più. Almeno in quest’anno in cui si festeggiano i 50 anni del ritrovamento dei Bronzi di Riace. L’area grecanica, invece, è tenuta ai margini della amministrazione della Città metropolitana di Reggio Calabria”.

Da parte sua, il saggista, scrittore e docente di Cinema Federico Greco, autore della casa editrice “La Nave di Teseo”, affabulando gli ascoltatori, ha offerto partendo da una propria recente pubblicazione un intenso itinerario evidenziando come anche nel cinema americano siano ancora presenti i canoni della tragediografia di Aristotele a testimonianza del l’immortalità della cultura greca e delle sue regole anche in ambienti da lei lontanissimi.

Portando il proprio saluto, Gianni De Simone della PubliGRAFIC ha evidenziato la necessità fra le Amministrazioni culturali ed altri soggetti impegnati nella promozione culturale in Calabria di fare rete. Proprio con questa finalità è da poco partito un progrogetto che ci si augura coinvolgerà più territori, nel portale web, www.ilcalabrone.info. Riuscirà la Calabria a fare rete sulle proprie potenzialità culturali e turistiche? Questa una speranza in cui non possiamo fare a meno di credere.

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