SAN GIOVANNI INFIORE: IL 29 MAGGIO SI CELEBRAVA LA FESTA LITURGICA DI GIOACCHINO DA FIORE

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…nel Parco Nazionale del Pollino …lungo il canyon del fiume Lao … alla ricerca dell’Antica Laos …in viaggio nel Pleistocene
MALA TEMPORACURRUNT
Fra tutte le disgrazie che ci potevano capitare, forse quella meno aspettata, era una pandemia. Eppure c’erano stati dei segnali di preavviso, che come Comunità mondiale non siamo stati bravi a cogliere; la storia ce l’ha insegnato, come si evince nell’articolo di ‘Storia di pantemia’ a pag. 7. In quest’epoca contano altre cose, che studiare la Storia per avere memoria delle esperienze passate, da mettere a disposizione della comunità mondiale; in quest’epoca conta altro: inquinare l’ambiente, consumo sfrenato e sfruttamento incontrollato delle risorse; andare sempre più veloci ed essere più connessi.
Invece ora ci dobbiamo fermare tutti a causa di un essere invisibile, il Coronavirus o Covid-19. Non solo non siamo stati bravi a prevenire un disastro documentato dalla storia, ma nemmeno ad ascoltare quello preannunciato da decenni dalla comunità scientifica: virologi, geologi, naturalisti, scienziati di ogni genere e perfino fantasiosi scrittori.
Oggi siamo condannati a restare chiusi nelle nostre case, aspettando che arrivi presto un miracolo, un antivirus, che ci scagioni dal reato che accomuna 7 miliardi di individui; non abbiamo un alibi che ci salvi, siamo tutti colpevoli di non aver avuto la forza e il coraggio di opporci ai sistemi speculativi e di fare i ‘colibrì’ cioè la nostra piccola ma fondamentale parte e/o, se volete, cari nostri lettori, i ‘calabroni’, cioè di volare nonostante le avversità. Oggi siamo tutti bravi a intasare il WEB e le pagine dei giornali con soluzioni pressappochiste.
Speriamo solo che questa pandemia ci serva da lezione per prepararci ad un futuro senza più disastri e sorprese del genere.
La sanità non può essere gestita come un qualsiasi settore economico.
Dopo esserci occupati della Costa krotoniate magnogreca, incantati dal suo straordinario patrimonio archeologico e dalle sue gloriose vestigia, parlando in prevalenza di storia, dedichiamo questo numero alla Valle del Mercure dove a prevalere è il patrimonio naturale nord calabrese… Questa valle è stata creata da un ampia depressione tettonica e fu occupata in passato da un lago pliocenico. Nel Museo di storia naturale e paleontologica del Pollino, situato nella città di Rotonda (PZ) in Basilicata, è possibile vedere reperti ritrovati nella valle del Mercure, risalenti al periodo interglaciale Mindel Riss. Siamo ai confini della regione Calabria, nel cuore del Parco nazionale del Pollino, lungo i canyon del fiume Lao, in un susseguirsi di cascatelle adrenaliniche e rilassanti torrenti, dove le attività del rafting sono l’attrazione principale del turismo nazionale ed internazionale e meccanismo per la creazione di un indotto economico per la popolazione locale.
Gli eremi, i ruderi, i castelli, la splendida e folta vegetazione (fatta di ontani napoletani, salici, pioppi neri e il caratteristico pino loricato), ricca di fauna con esemplari rari che ritornano ad abitare questi luoghi, e la ricerca dell’antica città di Laos, fanno di questo territorio uno fra i più interessanti dell’intero Appennino italiano. Il viadotto Italia fra i più alti d’Europa sovrasta le profondissime gole e, antistante ad esso, la costruzione prossima di una passerella saranno punti attrattivi per un turismo naturalistico del fuori porta e a passo di natura (…) e misura d’uomo.
Buona lettura!
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