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“… Cartesio nel fidarsi troppo di Aristotele, nel non voler credere nell’esistenza del vuoto, si era dovuto inventare una visione del mondo fisico fatta di vortici. Naturalmente si trattò di un madornale errore, ma la sua ipotesi non mancò di fornire spunti geniali a Newton, che invece nel vuoto basò tutte le sue conoscenze e teorie scientifiche”. Il Calabrone infatti, istintivamente sa che il vuoto è un’ostacolo che si può superare, l’importante è crederci, infatti con le sue piccole ali, riesce a sollevare un corpo grosso. Eppure vola Il CalabrOne come Newton, crede, che quel vuoto, che spesso rende difficile ogni nostro passo, non è poi tanto vuoto, perciò non dobbiamo inventarci nulla, …non cerchiamo lontano quello che abbiamo vicino. Ci siamo chiesti se davvero conosciamo la nostra terra, la nostra storia, quella vera, delle nostre anche se piccole risorse. Ragazzi, lettori, il futuro è da queste parti, non stereotipiamoci non omologhiamoci e sopratutto non vergogniamoci delle nostre cose. Noi cercheremo, ricercheremo, lavoreremo, vi regaleremo immagini straordinarie e vi faremo scoprire cose che nemmeno immaginavate che qui esistessero; perchè siamo convinti che scoprire e conoscere il nostro territorio può renderci le cose più facili. Forse questo vuoto non esiste, o è solo dentro di noi, una sorta di palla al piede che non ci permette di volare. La Calabria Regione dei paradossi, scarsa di infrastrutture dicevamo nel primo editoriale è ricca di molte risorse. Non stiamo qui a perdere del tempo, magari spesso ciò che crediamo che è e che non c’è, esiste e non lo vediamo; magari proprio quello che non c’è, e anche a volte erroneamente indicato come la causa di un mancato sviluppo, (insediamenti industriali, fabbriche inquinanti) e proprio quello di cui non abbiamo bisogno, se vogliamo che la tanto esaltata vocazione turistica si trasformi in reale sviluppo, il quale richiede una terra pulita e incontaminata. Strade meglio collegate è più sicure non farebbero male, stazioni ferroviarie e aereoporti meglio collegati per raggiungere posti di lavoro, e per coloro che scelgono la nostra regione da visitare. Il futuro è da queste parti, su ciò bisogna scommettere perché è una terra ancora incontaminata ma non ancora abbandonata da Dio e dagli uomini, come spesso viene raffigurata, perciò, non dimentichiamoci che siamo al centro del mediterraneo, meta necessaria e di passaggio di coloro che transiteranno per raggiungere il centro Europa. Buona lettura
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