Speciale Caccuri

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Fra i borghi più belli d’Italia, il paese di Ciccio Simonetta

L’etimologia per identificare il nome di un luogo spesso è quella che ci spinge a curiosare e, dunque, a ricercare le origini remote dei luoghi che di volta in volta andiamo a raccontare. Kakòs-ouròs dal greco “cattivo-difficile” o, sempre dal greco, Ka-kuri “brucio-forza”. Questi etimi ci ricordano tanto le acque termali di “Bruciarello”, citate nell’articolo di pag. 38 e nella fantasia popolare, cca ti curi “luogo di cura”.

Le bellezze ambientali sono caratteristica di questi luoghi e prevalgono sopra ogni cosa, scenografie naturali che superano la fantasia, ci ricordano celebri film, come Avatar, con direttore della fotografia Mauro Fiore che nasce a Marzi in Calabria a poche km da qui; anche il film il Brigante Musolino con Silvana Mangano e Amedeo Nazzari… è stato girato proprio qui. I luoghi dell’anima di ispirazione per Gioacchino da Fiore per il suo Liber Figurarum, prima e, per Dante Alighieri, dopo, nella ideazione della Divina Commedia, come dice Adolfo Collice nel trafiletto che riportiamo a pag. 6 del nostro sommario ,“Dante è stato qui nella Grancia del Vordoj la grancia dei Templari”, della quale ci parla a pag 32 e 33 l’arch. Pasquale Lopetrone. Insomma un luogo ideale non solo da visitare per una toccata e fuga, ma che meriterebbe attenzione e una permanenza prolungata, perchè ispira fantasia e meditazione. Tutto ciò è Caccuri soggetto del nostro speciale di questo numero; Caccuri, candidato ad essere inserito nell’elenco dei borghi più belli d’Italia, il paese di Cicco Simonetta. Il Castello sull’irto colle, domina nella accogliente e ben tenuta villa comunale, residenza nobiliare di famiglie importanti come i Cavalcanti; l’influenza del clero in passato ha lasciato una forte impronta cattolica, dando alla chiesa ben quattro Vescovi (pag. 24 e 25 articolo del prof. Marino); il patrono protettore è san Rocco, uno dei Santi più venerati della Chiesa e del popolo cristiano (pag. 26 e 27 prof. Oreste Kessel Pace). Le tante chiese ipogee, testimonianza di numerose presenze di monaci anacoreti, fanno di Caccuri uno dei luoghi più interessanti e consistenti di patrimonio rupestre della Calabria.(pag. 34-35 Cosco); L’Accademia dei Caccuriani, con il Premio Letterario Caccuri, insignito dal Presidente della Repubblica con la medaglia al valore culturale, sta portando la cittadina ad essere conosciuta nel mondo ed è il risultato di una scommessa vincente.
Le consuete rubriche completano il Numero.
Buona lettura

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