“Rimpossessiamoci della nostra storia e diverremo il primo popolo dl’Europa. Questo il pensiero di Gianluca Facente che ha presentato il romanzo “Faillo il Pitionico”.

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Quello calabrese potrebbe essere il popolo europeo più ricco se credesse di più nelle proprie potenzialità e non consentisse ad altri di utilizzarle a proprio piacimento. E’ questa una delle provocazioni che lo scrittore crotonese Gianluca Facente, proponendo la nascita di una “lega calabrese” ha lanciato a Catanzaro nell’incontro a conclusione della rassegna “Libri e Bollicine” organizzata dall’Associazione “Anno Zero”  con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Catanzaro e la collaborazione del Rotary Club.

Nel corso della serata culturale la professoressa Francesca Ferraro ha presentato il romanzo “Faillo il Pitionico” edito dalla casa editrice “Publigrafic” di Cotronei ed anche in questa occasione, il confronto sul libro ha rappresentato l’opportunità di una riflessione sulle tante potenzialità inespresse della Crotoniade.

“Faillo il Pitionico”, successo editoriale per il buon numero di copie vendute, rappresenta per i propri lettori un’opportunità di una vera e propria cavalcata nell’evo magno greco quando quella di Faillo fu una storia famosissima.  Nell’estate del 480 avanti Cristo, si evidenzia nella premessa del libro,   Serse decise di invadere e sottomettere tutti i popoli della terra, iniziando dalla Grecia.i Ellenici, circa dieci anni prima, avevano inflitto una sconfitta memorabile al potente esercito persiano di Dario, nella prima guerra di Indipendenza.

Un contingente di valorosi Greci, guidati da Leonida, venne massacrato e sconfitto presso le Termopili. Tali eventi ebbero come conseguenza l’occupazione della Grecia continentale. Gli invasori rasero al suolo Atene e subito dopo si diressero alla conquista del Peloponneso, con l’intenzione di impadronirsi dell’intero Occidente. L’ultima e vacillante resistenza venne affidata a Cleombroto con il proprio esercito.

 Le forze navali, capitanate da Euribiade e Temistocle, si ritirarono presso l’isola di Salamina. I Comandanti delle compagnie panelleniche, disperati e atterriti dal soverchiante numero di truppe nemiche, inviarono messi a chiedere rinforzi oltre i confini nazionali.  Solo una nave giunse e fu quella che, partita da Kroton, ospitava un buon numero di valenti soldati guidati dall’atleta Faillo che consentirono ai Greci di vincere la battaglia.

La presentazione del romanzo, lo scorso 26 febbraio, si è svolta nel Museo storico militare Brigata dove sono state raccontate le gesta di Faillo, all’interno di un coinvolgente dibattito nel corso del quale numerosi docenti hanno espresso la volontà di poter organizzare alcuni incontri nelle scuole del territorio.

Una uditorio che ha atteso pazientemente la fine dell’evento per complimentarsi e per sottolineare lo sforzo importante “di sostenere magistralmente una trama complicata e scrivere abilmente di tematiche così significative”.  Al centro dell’intervento dello Scrittore crotonese i temi dell’oblio, della memoria e di quegli eroi silenziosi di cui la storia ha perso la memoria. Fra questi, Faillo il “primo eroe dell’Occidente”.

A distanza di secoli dalla Battaglia di Salamina, a detta di Gianluca Facente “serve una rivoluzione culturale, dobbiamo metterci al pari degli altri. Abbiamo bisogno di recuperare l’entusiasmo per poter crescere. Qualcosa oggi si muove, anche a Crotone, ma siamo ancora troppo pochi; c’è fermento ma dobbiamo ancora migliorare”. Nella consapevolezza che se un popolo non riesce a conoscere le pagine belle della propria storia ed ad investire nelle proprie potenzialità, continuerà a rimanere succube di altri popoli, altri potentati ed altri interessi.

Francesco Rizza

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