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Si è svolto lo scorso sabato a Rende un incontro per illustrare lo stato di avanzamento dell’importante progetto di ricerca scientifica e innovazione battezzato “Calabria Silicon Valley”. E’ stato il prof. Giuseppe Nisticò, ex presidente della Regione Calabria e illustre farmacologo di fama mondiale ideatore del progetto a presentare i risultati fino ad oggi ottenuti insieme a Mario Occhiuto a riunire amici dell’Università e studiosi del mondo della Ricerca Scientifica della Calabria. Da quanto è dato sapere, il progetto “Renato Dulbecco” capo fila della programmazione sta avanzando velocemente. Come si ricorderà, progetto del Dulbecco Institute era stato indicato come orgoglio della Regione Calabria dalla compianta presidente Jole Santelli che aveva subito intuito le sue grandi potenzialità e aveva convinto il prof. Roberto Crea a rientrare in Calabria per dirigere il prestigioso istituto che sarebbe sorto presso la Fondazione Mediterranea Terina di Lamezia. Quello di Renato Dulbecco è stato l’unico, nell’ambito dei progetti PNRR che riguardano gli eco-sistemi per l’innovazione al Sud, a essere selezionato e approvato in Calabria dall’Agenzia per la Coesione Territoriale che lo ha finanziato assegnando un contributo di 8.244 mln di euro. La necessità più urgente è che la Regione in tempi brevissimi, senza perdere neanche un giorno, completi l’iter amministrativo per la concessione dei locali della Fondazione Terina e la relativa consegna degli stessi, essendo fra l’altro firmataria della Convenzione come partner capofila degli altri (Comune di Lamezia, Università della Calabria, Università di Roma La Sapienza e Università di Roma Tor Vergata). Per il professore Nisticò il progetto “è una bella sfida ma sono sicuro – avendo grande fiducia nel presidente Occhiuto, che sento quotidianamente, nell’assessore Gianluca Gallo (assessore all’Agricoltura, responsabile dei locali della Fondazione Terina) e nella Giunta regionale – che la Regione saprà assumere le determinazioni finalizzate alla consegna degli immobili alla Fondazione Dulbecco entro la fine del corrente mese”. Da parte sua, il prof. Nisticò si è impegnato a prendere contatti nei prossimi giorni con la Rettrice de La Sapienza Antonella Polimeni e promuovere un incontro con la Vicepresidente della Regione Giusi Princi per attivare in Calabria una serie di corsi di Laurea de La Sapienza come quella della lingua grecanica (nella Locride, a Bova e Roghudi) quella di lingua arbëreshë nell’area cosentina (in particolare S. Demetrio Corone e Acquaformosa) e quella della lingua e della cultura occitana a Guardia Piemontese, per studiosi e ricercatori di ogni parte del mondo. Il prof. Sebastiano Andò, che è stato Preside, stimatissimo a livello nazionale, della Facoltà di Farmacia dell’Unical negli ultimi 20 anni e già da qualche anno anche lui impegnato nella realizzazione del Renato Dulbecco Institute. Andò ha ribadito che bisogna rapidamente attivare un comitato scientifico esecutivo con docenti dell’Unical e dell’Università Magna Graecia per finalmente cominciare a utilizzare gli immobili e le attrezzature della Terina che rischiano di diventare obsoleti e fatiscenti. Dopo gli interventi del professore Roberto Crea, sono intervenuti due premi Nobel Aaron Ciechanover di Tel Aviv e Thomas Südhof della Stanford University per iniziare anche a Cosenza a sperimentare le pronectine anche nel trattamento di quelle forme di carcinoma della mammella che non rispondono alle terapie attuali e continuare le indagini che già abbiamo in corso in collaborazione con l’Istituto di Oncologia di Aviano. I lavori sono stati conclusi da Mario Occhiuto che ha voluto precisare fin dall’inizio di avere sposato già da anni, quando era ancora sindaco di Cosenza, il progetto Calabria Silicon Valley del prof. Nisticò.
Rizza Francesco
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