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Tra realtà micrasiatica e prospettive mediterranee
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Cnido, colonia spartana in Asia Minore, era situata nella penisola nota come Chersoneso cnidio, sulle coste sud-occidentali della regione anatolica della Caria. La polis faceva parte dell’Esapoli dorica, che, in origine, includeva anche le città di Alicarnasso, Cos, Ialiso, Camiro e Lindo. La sua straordinaria ubicazione geografica fece sì che la città sviluppasse, sin dall’età arcaica, una forte vocazione marittima, partecipando alla fondazione dell’Hellenion di Naukratis in Egitto, intessendo relazioni con diverse realtà mediterranee e promuovendo due imprese coloniarie in Occidente, dove fondò Corcira Melaina, in area medio-adriatica, e Lipara, in area basso-tirrenica. Lo sviluppo della storia cittadina in età classica vide la polis oscillare tra le sfere d’influenza persiana, spartana, ateniese, tebana. A partire dal periodo del governo di Mausolo sulla Caria (377/376-353/351 a.C.) e per tutta l’età ellenistica, Cnido raggiunse l’acme del proprio sviluppo economico, legato principalmente alla produzione e al commercio del vino locale, apprezzato per le sue straordinarie qualità in tutto il mondo antico. Entrata a far parte dei territori di Alessandro Magno, la polis visse, in seguito, rapporti di varia natura con i diadochi. Fu assediata invano da Filippo V e, in seguito alla conquista romana d’Asia Minore, venne dichiarata libera, sebbene gravitasse probabilmente sotto la sfera d’influenza rodia.
Peso | 0,750 kg |
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Dimensioni | 29,5 × 21 × 0,13 cm |
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