Presentato a Roma il cortometraggio “Calabria, terra mia”. Pensando a Jole Santelli

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“Calabria, terra mia” cortometraggio scritto e diretto da Gabriele Muccino è stato presentato a Roma ed idealmente dedicato a Jole Santelli che aveva fortemente voluto quest’operazione di promozione territoriale che, pur costando oltre un milione di euro, esporta la Calabria e le sue bellezze cui hanno dato voce  Raoul Bova e  la sua compagna Rocìo Munoz Morales, di origini spagnole, insieme al produttore  Alessandro Passadore.

In sala tante personalità del mondo istituzionale e della cultura, tra cui il presidente facente funzioni della Regione, Nino Spirlì, gli assessori regionali Gianluca Gallo, Fausto Orsomarso, Sergio De Caprio, Sandra Savaglio, Francesco Talarico e Domenica Catalfamo, parlamentari e consiglieri di tutti gli schieramenti politici, il sottosegretario Anna Laura Orrico e il commissario della Calabria Film commission Giovanni Minoli.

“Ci tenevo a dare un saluto – ha detto Antono Monda presentando l’evento – perché sono per metà calabrese e questo progetto ha una risonanza particolare per me. La drammatica sorte della governatrice pesa su tutti noi. La ricordiamo con affetto e stima per la sua vitalità e la sua forza”.

Legato agli stereotipi di un passato che, purtroppo o per fortuna, non torna più; senza uno sguardo a quei Parchi Nazionali che rappresentano oltre che la bellezza anche una tutela contro tante violenze alle risorse naturalistiche della Calabria, il cortometraggio non sembra aver raggiunto, almeno sui social, tutti gli apprezzamenti che ci sarebbe aspettati. Almeno in proporzione al suo costo. Il lavoro, infatti, è costato 1.700.000 euro.

Prima della visione di “Calabria, terra mia”, è stata proiettata una clip dedicata al primo presidente donna della regione, realizzata con materiale video registrato a margine della conferenza stampa di presentazione del cortometraggio, avvenuta la scorsa estate. “Voglio che chi guarda questo corto dica: ‘Sai che c’è? Il prossimo weekend me ne vado in Calabria’”, spiegava Santelli”.

Non poteva mancare, in chiusura, il tributo del presidente facente funzioni Nino Spirlì. “La Calabria, che è madre – ha sottolineato – non aveva mai avuto una madre. Se l’è donata da sola: ha voluto Jole, che è riuscita a essere madre della sua terra e di tutta la sua gente. Ha lasciato degli orfani, che la porteranno sempre con sé. Così spregiudicatamente ricca di cultura e umanità, con la capacità di essere un politico senza mai essere un politicante”.

Francesco Rizza

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