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Istituito a Cutro, in provincial di Crotone, “tra cultura della legalità e impegno meridionalista”, il Centro studi e ricerche “Diego Tajani” con lo scopo non solo di tutelare la memoria del magistrate, del politico e fra I primi studiosi della mafia, ma anche come presidio di legalità in un territorio non certo facile come quello del Crotonese dove, a detta di Nicola Morra presidente della Commissione parlamentare anti mafia, “ la rilevanza della ‘ndrangheta crotonese paradossalmente è emersa grazie ad indagini compiute fuori dalla provincia di Crotone”.
Quella di Diego Tajani è una figura importante nel Risorgimento italiano e nei primi decennia del nuovo Regno. Laureatosi in giurisprudenza difese, dinnanzi alla Gran Corte Criminale di Salerno, i superstiti della spedizione di Sapri e per questo fu oerseguitato dalla polizia borbonica tanto che dovette emigrare Piemonte, dove nel 1858, entrò nella Magistratura subalpina.
Dopo aver partecipato come volontario alla seconda guerra d’indipendenza, riprese la sua carriera di magistrato, raggiungendo il grado di procuratore generale presso le Corti d’appello di Catanzaro (1867-69) e poi di Palermo (1867-1871) dove denunciò a più riprese la collusion fra settori della Polizia e della Malavita denunciando anche le coperture talvolta assicurate a quest’ultima da parte del potere politico. Eletto deputato nel 1874, fu ministro di Grazia e Giustizia dal 1878 al 1879 e dal 1885 al 1887. Vicepresidente della Camera dal 1876 al 1880 e dal 1881 al 1886, venne nominato senatore nel 1896.
Partendo da queste note biografiche del Tajani ed ancor più dai suoi numerosi scritti, il Centro studi, presieduto dal senator Maurio Mesoraca, si presenta come “trait d’union” fra Cutro, Vietri Sul Mare e Reggio Emilia: città legate a filo doppio con la biografia di Diego Tajani.
Nel corso del convegno di presentazione, cordinato dal giornalista Antonio Anastasi, si sono confrontati sulle finalità del Centro studi la consigliera comunale di Reggio Emilia Palmina Perri, Giovanni De Simone, sindaco di Vietri sul mare, città d’origine della famiglia di Diego Tajani, il docente universitario e scrittore Antonio Nicaso, il direttore del dipartimento di Scienze Politiche e sociali dell’Unical Ercole Parini, il commissario straordinario del Comune di Cutro Girolamo Bonfissuto, la vicepresidente del centro studi Francesca Falcone, l’assessore del Comune di Reggio Emilia Lanfranco De Franco.
Il Centro studi si occuperà, inoltre, di questioni sociali ed economiche, di formazione, della costruzione di reti e collaborazioni, della diffusione della cultura della legalità, partendo dalla consapevolezza che proprio la legalità è precondizione per qualsiasi tipo di sviluppo con la speranza di contribuire a sanare la “ferita” che si è aperta nel rapporto tra Cutro e Reggio Emilia proprio per colpa della ‘ndrangheta, restituendo il giusto equilibrio alla visione oggi un po’ distorta del rapporto tra le due comunità.
Francesco Rizza
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