“Petilia città demagistrizzata”. Fra residenti e di origine policastrese appoggiano il Sindaco napoletano nelle Regionali 3 dei 4 candidati cittadini.

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  Petilia “Città De Magistrizzata”. Si potrebbe definire così la cittadina dell’alto  Marchesato crotonese, da una prima analisi  delle liste per le ’elezioni del Presidente e del Consiglio regionale calabrese.Nonostante al momento la maggior parte dell’attenzione politica petilina sia al momento  rivolta al rinnovo del Consiglio comunale ed all’elezione del nuovo Sindaco, in una tornata elettorale che regionale che conta ben quattro candidati petilini, anche se due di essi sono da tempo residenti a Crotone,  ben tre sono schierati con il Sindaco napoletano candidatosi a presidente della regione Calabria.  

Assenti, invece, candidature policastresi nei partiti tradizionali. Molti di questi, purtroppo, sono scomparsi da tempo depauperando il confronto politico nella Cittadina dell’alto Marchesato crotonese. L’ultimo ad essere organizzato sul territorio, il Partito democratico, pur avendo una sede di proprietà è da anni che non riesce ad organizzarsi essendo stato commissariato nel 2015.               

Fra i quattro candidati al Consiglio regionale con origini petiline, è  già Consigliere comunale di maggioranza a Crotone,  espressione della lista “Stanca Dei Soliti”, Dalila Venneri. La sua famiglia, da lustri impegnata nel sindacalismo ed in politica  quella che è stata la Democrazia Cristiana, è originaria della frazione di Pagliarelle; scendendo in capo per le Regionali Dalila ha deciso di aderire alla lista “Luigi De Magistris Presidente”.                                                                                                                                    

  E’  un figlio d’arte in ambito politico  l’altro petilino candidato a regionali e residente a Crotone. Stiamo parlando di Filippo Sestito, candidato nella lista “Un’altra Calabria è Possibile”collegata al cartello elettorale di De Magistris. Suo padre Mario Sestito, infatti,  è stata una delle figure più importanti del Partito comunista a Petilia Policastro. Già Consigliere comunale di lungo corso, nel 1974 è stato eletto sindaco diventando Senatore della Repubblica nel giugno 1976.  Nel proprio profilo di Facebook Filippo  si definisce “libero cittadino della Magna Grecia” e “spalatore di nuvole” ma chi lo conosce bene sa quanto  sia concreto  nel terzo settore il suo impegno.  Dopo una lunga militanza nell’ Arci, attualmente rappresenta il Crotonese nel  Centro di servizio per il volontariato. regionale.                                                                                                                                                  

E’, invece,  residente nella frazione di Pagliarelle Marisa Garofalo, sorella della collaboratrice di giustizia Lea Garofalo uccisa a Milano nel 2009. Dalla morte della sorella, Marisa nella lotta per la legalità e contro la ‘ndrangata ha deciso di “metterci la faccia”;numerose, infatti, le iniziative cui ha aderito ed i premi che le sono stati assegnati .  Importante, inoltre, l’impegno per    mantenere vivo il ricordo di Lea ormai divenuta grazie anche al suo impegno un’icona nazionale della lotta alla ‘ndrangata che fra le altre cose si è concretizzato nella collaborazione con lo scrittore Paolo De Chiara autore di “Il Coraggio di dire no: Lea Garofalo” libro denuncia diventato un vero e proprio best seller per il numero di copie vendute.                                                                                                     

L’ingegnere elettronico Nicola Daniele residente a Petilia Policastro è, infine, l’unico candidato petilino che ha deciso di schierarsi alle Regionali con il centro destra in favore nelle liste che appoggiano la candidatura a presidente di Roberto Occhiuto   nella lista della Lega di cui è fra i responsabili provinciali; partito per il quale era candidato anche nelle ultime Regionali ottenendo un discreto risultato e che negli ultimi mesi deve proprio a lui l’organizzazione e l’inaugurazione  in alcuni centri dell’ Entroterra crotonese.

Francesco Rizza

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