Percorsi Silani: Il Parco letterario “Old Calabria”.

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Potrebbe essere un ottimo itinerario per meglio conoscere la Calabria e poterla capire nella sua storia e nelle sue potenzialità, ancora purtroppo poco note e non abbastanza valorizzate.. Si chiama ”Old Calabria” ed è il più grande parco letterario mai realizzato in Italia. L’ha progettato Mirella Barracco con la sua fondazione Napoli Novantanove ed ha voluto battezzarlo con il titolo del capolavoro letterario di Norman Douglas, il colto quanto anticonformista viaggiatore inglese considerato l’ultimo grande esploratore dell’incanto del Sud.

 “Old Calabria”, “Vecchia Calabria” è uno dei migliori libri di viaggio sulla Calabria. L’autore ripercorre l’itinerario, da Lucera a Crotone, passando per Venosa, Manfredonia, Taranto ed il Salento (l’antica “Calabria”) descritto in due precedenti reportage di viaggio.bSue intense pagine sono dedicate alla “Grande Grecie” descritta dqll’ archeologo francese François Lenormant e “Sulla riva dello Jonio” dell’inglese George Gissing. Nei suoi scritti Douglas si interessa soprattutto al paesaggio, esotico e lussureggiante, e agli abitanti, ricchi di vitalità, facendo spesso riferimento all’archeologia e alle vicende storiche dell’età classica. Lo scenario del Parco letterario si snoda tra le Province di Cosenza e Crotone, dal Tirreno allo Jonio ingloberando nel proprio perimetro più di trenta comuni e moltissimi lembi di natura incantevole e dimenticata ed abbraccia tre culture radicate da secoli in quei territori: quella bizantina, l’albanese e quella della Magna Grecia. Al parco ”Old Calabria”, che ripropone gli itinerari di Douglas e di altri viaggiatori, scrittori e letterati, soprattutto stranieri, è dedicata la copertina ed un’ampia sezione di Calabria, il mensile del Consiglio regionale. ”Il nome della Barracco e della sua Fondazione Napoli Novantanove, una delle istituzioni dedicate alla promozione culturale più prestigiose e valide del panorama nazionale – sottolinea il direttore Gianfranco Manfredi – sono premessa e garanzia di successo per un parco letterario che ha scelto coraggiosamente di comprendere un’area territoriale assai vasta con comprensibili difficoltà organizzative”. All’ interno dello stesso Parco letterario una visita merita certamente il “Museo Narrante dell’ Emigrazione” curato da Gian Antonio Stella ed inaugurato nel 2005, nell’antica e bellissima vaccheria – restaurata dall’Arch. Sila Barracco – nel Parco Old Calabria, nel cuore dell’area silana. Nello stesso scenario sono ricordate oe angosce, le speranze, le insanabili nostalgie, i drammi pubblici e privati di milioni di persone costrette all’espatrio, ma anche la partenza di nuove, straordinarie avventure di persone che hanno rappresentato nel mondo l’intraprendenza italiana. L’idea è stata quella di non costruire una struttura dedicata alla memoria del passato, ma che rappreaenti come una proizione nel presente e nel futuro. Francesco Rizza

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