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erso l’ennesima scoppola per il Partito democratico ed il Centrosinistra crotonese.Gli exit poll del Consorzio “Opinio Italia” per Rai relativi alla città di Crotone danno Vincenzo Voce, alla testa di una serie di liste civiche, al 39-43%, seguito da Antonio Manica, del centrodestra, al 31-35%. Danilo Arcuri, supportato dalle forze del centrosinistra ma senza il simbolo del Pd, sarebbe al 15-19%, mentre Andrea Correggia del M5S attesterebbe tra l’8 e il 10% Se questi dati dovessero essere confermati, il centrosinistra rimarrebbe fuori dal ballottaggio.
Che lo schieramento costruito intorno al Partito ufficiale, quello del commissario Iannucci che comunque non era riuscito a presentare una propria lista si stava apprestando a subire una nuova sconfitta, in quella che è stata a lungo la “Stanligrado calabrese” era apparso probabile negli scorsi giorni quando secondo indiscrezioni Enzo Sculco, laeder dei “Democratici”, da decenni timoniere della politica crotonese nonostante i propri problemi giudiziari e padre di Flora Sculco una consigliera regionale del Crotonese, aveva inviato i propri seguaci a votare Manica sin dal primo turno.
Tale travaso di voti che a livello di etica non avrebbe nessuna giustificazione considerato che la famiglia Sculco aveva contribuito con propri candidati alla coalizione di Arcuri. Eppure, anche se “ai Cesarini” l’apparato di via Roma sarebbe riuscito anche questa volta a fiutare il vento decidendo con cui schierarsi.
Il lusinghiero risultati di Vincenzo Voce nella Città pitagorica, in un territorio che da più tempo non riceve ad ottenere risposte dalla Politica, è in fondo la vittoria di quella “società civile” che ha preferito affidarsi al civismo di Voce che, nella lista di Tanzi, aveva ottenuto un buon risultato nelle Regionali dello scorso febbraio.
Terminato il probabile ballottaggio crotonese, se ne aspettano le conseguenze anche nel palazzo della Provincia dove i nuovi sindaci ed i nuovi consiglieri contribuiranno sostanzialmente all’ elezione di un presidente vero dopo che negli ultimi mesi l’Ente intermedio è stato guidato da due “facenti funzioni”.
Francesco Rizza
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