Nel 96° anniversario della nascita, Sembiase ha ricordato Franco Costabile.

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Franco Costabile, nato a Sambiase il 27 agosto 1924,  rappresentò senza  dubbio una delle personalità più importanti della Letteratura lametina e calabrese del Novecento.  Secondo i conoscitori delle sue opere,  la sua poetica è prevalentemente racchiusa nella   descrizione asciutta e concreta di episodi e aspetti caratterizzanti il sud del dopoguerra, con il suo ambiente sociale arretrato, le differenze sociali cause di soprusi e abusi, e soprattutto la piaga della emigrazione, iniziata con l’unità nazionale e ripresa negli anni cinquanta, vissuta in prima persona del poeta, non vista però come risoluzione al problema della fame ma come doppia umiliazione, sia economica che esistenziale. 

“Cittadino del Mondo” neppure Roma, dove fu docente di Lettere e giornalista,  si sentirà mai pienamente accettato socialmente, anzi vivrà sempre col rimpianto di non poter vivere nella sua Sambiase, paese che al contempo però, a causa della sua chiusura mentale, fu motivo per cui decise di trasferirsi a Roma. Percepiva, infatti, la Calabria non solo come madre ma anche come matrigna, poiché al contempo insegna i valori autentici della vita ma ti costringe a fuggire da essa per vivere dignitosamente. 

Lo scorso 27 agosto, il centro storico di Sembiase ha ospitato un’intensa serata culturale per celebrare il 96° anniversario della nascita del proprio Poeta. Sotto la guida di Giovanni Mazzei,  conoscitore della vita e dell’opera costabiliana,  un folto numero di partecipanti è stato guidato in un percorso cognitivo e sensoriale, apprendendo i grandi dolori e i traumi che hanno condizionato l’esistenza del Costabile, e ricevendo anche le chiavi ermeneutiche per decifrare le immagini e i simboli della sua poetica. 

“Abbiamo voluto ricordare Franco Costabile percorrendo i suoi sentieri – ha spiegato Giovanni Mazzei, ideatore della serata su Franco Costabile – rivivendo le sensazioni dell’antica Calabria cristallizzata nei suoi versi. È stata la prima volta che l’arte di un poeta è stata descritta mediante una passeggiata ma posso dire, vista la soddisfazione e la gioia dei numerosi partecipanti, che è stato un incredibile successo!”. 

La vera sorpresa della serata è stato il secret-concert organizzato all’interno dell’atrio Verdi di Sambiase. Una novità assoluta per il territorio di Sambiase, un concerto inaspettato, inatteso giunto a conclusione del nostro cammino conoscitivo. Un concerto reso ancora più prezioso dalla cornice del centro storico sambiasino. Una volta condotti nel vaglio, i partecipanti hanno trovato ad attenderli i due maestri di chitarra classica Luca Laganà e Paolo Isabella, della scuola di musica Liuto.  

Francesco Rizza

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