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Una nuova istituzione arricchisce il confronto culturale nel Crotonese. E’stato, infatti,costituito Cutro il centro studi “Diego Tajani” con la finalità di promuovere la conoscenza dell’illustre Cutrese e del suo contributo alla storia nazionale. Fra le altre finalità del Centro studi quello di contribuire alla diffusione della cultura della legalità anche attraverso l’elaborazione di studi qualificati sul fenomeno mafioso e l’attivazione di laboratori aperti alla società.
Il Centro intende, inoltre, promuovere e sostenere la formazione di giovani e giovani adulti facilitando lo sviluppo e la diffusione di valori e conoscenze, competenze e abilità utili a progettare e realizzare iniziative innovative in armonia con le qualità e le vocazioni del territorio.
Il Centro è presieduto da Maurizio Mesoraca; vicepresidente è Francesca Falcone, direttore Giuseppe Condello, segretario Giuseppe Spagnolo, tesoriere Alberto Fabiani. Del consiglio direttivo fanno parte anche Antonio Anastasi, Luigi Camposano, Marco Ciconte, Alessandra Mesoraca, Francesca Travierso.
Il Centro intende avviare collaborazioni istituzionali con le amministrazioni comunali di Cutro, Vietri sul Mare dove Diego Tajani era nato e Reggio Emilia, quest’ultima meta dell’esodo di migliaia di cutresi emigrati. Il sito Internet del Centro studi – www.centrostuditajani.it – è stato presentato nel corso di una conferenza stampa alla quale sono intervenuti i rappresentanti delle amministrazioni comunali delle tre città.
Avvocato e uomo politico, difese nel 1858 i supestiti della Spedizione di Sapri e per questo dovette emigrare in Piemonte. Parlamentare per più legislature in entrambe le Camere, fu ministro della Giustizia in due Governi con Depretis: dal 1876 al 1879 e dal 1885 al 1887. Precedentemente alla carriera politica, nel 1869 aveva partecipato come volontario alla seconda guerra d’indipendenza divenendo, da soldato semplice che era colonnello.
Ritornato a fare il magistrato, Tajani fece una rapida carriera dopo l’ Unità d’Italia, quando divenne procuratore generale della di Corte d’ Appello di Catanzaro dal 1867 al 1869 e di quella di Palermo dal 1867 al 1871. Durante il periodo palermitano, Tajani fu uno dei primissimi magistrati a combattere contro la mafia, cercando di fronteggiare la collusione tra parte della polizia e la malavita organizzata e denunciando le coperture assicurate a esponenti mafiosi dalla politica locale e nazionale.
Grazie al nuovo Centro Studi sarà possibile a partire dal Crotonese approfondire la figura di Diego Tajani cui, negli scorsi anni, il senatore Maurizio Mesoraca presidente dell’ Università popolare mediterranea ha dedicato un proprio saggio e numerosi articoli di approfondimento.
Francesco Rizza
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