Morto Danilo Montenegro. La Calabria piange il suo cantastorie.

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Nativo di Rombiolo viveva da lustri a San Giovanni in Fiore ed era uno dei più noti ed amati cantastorie calabresi. Stiamo parlando di Danilo Montenegro, impegnato da più lustri in diversi campi artistici come la pittura, il teatro, la poesia e la musica. Nessuno degli strumenti dell’arte dei cantastorie mancava alla sua poliedrica arte con la quale raccontava, spesso accompagnandosi con la propria chitarra bella, la calabria fatata delle sue tradizioni, dei suoi figli e dei suoi problemi.

Oltre che i ricordi personali che ha lasciato a tutti coloro che amano la musica popolare, di Danilo rimangono le sue ricerche ed il suo studio sulla musica popolare calabrese, portata nelle piazze non solo italiane ma anche tedesche e svizzere con un suo personale stile di esecuzione e di composizione.

”La mia ricerca,che faccio da anni, è – ebbe modo di spiegare agli stesso – di comporre canti e musiche legati agli stilemi popolari della Calabria e alla storia del suo popolo, con l’inserimento dello spirito jazz attraverso libere improvvisazioni, che concettualmente esistevano da sempre nel musicista popolare ma non erano abbastanza sviluppate. Così facendo mi sono accorto che sto proponendo il nostro “blues” mediterraneo dove il linguaggio jazzistico assume un valore intrinsicamente naturale. Per queste ragioni ho ritenuto importante affiancare agli strumenti popolari gli strumenti tipici della musica jazz, non solo per facilitare le rispettive improvvisazioni ma soprattutto per rafforzare l’ethos e il pathos stessi”.

Francesco Rizza

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