Minatori del Brennero: Nicolazzi sindaco di Petilia scende in campo “Nei Cantieri ritardo per i risultati dei tamponi”.

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  “Nonostante la situazione di Petilia Policastro sia relativamente al Covid alquanto tranquilla, non riesco a rimanere sereno pensando a quei Petilini che lavorano nelle gallerie del Brennero che, dalle comunicazioni che mi arrivano, non sono garantiti relativamente al rischio del Covid 19”.

Se, tutto sommato, l’unico caso di covid registrato nella cittadina dell’alto Marchesato Crotonese non desta grosse preoccupazioni il primo Cittadino policastrese si dice pronto ad iniziative forti qualora non registrerà novità tranquillizzanti relativamente ai minatori petilini che stanno lavorando nel Nord Est italiano.

Era il giugno del 2016 quando il Consiglio comunale di Petilia Policastro, su proposta dello stesso primo Cittadino, dichiarava la frazione di Pagliarelle “Borgo dei Minatori”. Molti dei sui emigrati, infatti, da più generazioni, lavorano in gallerie del Settentrione italiano ma anche in altre Nazioni europee come minatori e nel corso degli ultimi anni alla stessa professione si sono avvicinati altri Petilini residenti nel Capoluogo comunale e nelle altre Frazioni. Ovviamente l’attenzione della Amministrazione comunale nei loro confronti non può accontentarsi nell’organizzazione della festa dei minatori che da più anni si svolge a Pagliarelle nel mese di agosto ed il sindaco Amedeo Nicolazzi si dice pronto ad affiancarli anche relativamente al Covid.

Le notizie che arrivano dal Brennero, infatti, non sono affatto incoraggianti. A detta di alcuni di loro e di alcuni familiari in un cantiere, un minatore avrebbe fatto negli scorsi giorni un tampone ma a distanza di più tempo non gli sarebbero stati comunicati i risultati delle analisi. Questa mancanza di informazione desta preoccupazione non solo nel minatore interessato e nella sua famiglia, ma anche nei suoi colleghi di lavoro reienti nello stesso cantiere.

“A mio parere non esistono cittadini di serie “A” e cittadini di serie “B” ed ovunque si trovino per motivi di lavoro – aggiunge Nicolazzi – tutti i Petilini devono vedere garantita la propria salute e la propria tranquillità. Se non sarò tranquillizzato in tempi brevi relativamente ai Petilini che lavorano nel Brennero, sono pronto a raggiungerli nei cantieri dove lavorano non solo per portare a loro la solidarietà di Petilia Policastro, ma anche per scendere in campo nelle lotte che si riterranno necessarie”.

Francesco Rizza

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