La regione Calabria “non sta facendo nulla contro il Covid”. Lo ritiene il consigliere regionale Carlo Guggione.

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La Calabria nella lotta contro il Covid? Sarebbe ancora ai nastri di partenza secondo Carlo Giccione, consiglere regionale democratico, che nell’ ultima seduta dell’ Assise regionale ha richiamato al proprio dovere la Giunta della presidentessa Jole Santelli e gli uffici regionali. “Ancora nessuno ci ha detto con chiarezza – ha spiegato lo stesso Consigliere regionale –  quante terapie intensive e sub intensive aggiuntive sono state realizzate rispetto a quanto previsto dal Piano anti-Covid. Mancano anche i dati sulla riorganizzazione dei Pronto Soccorso, dei mezzi di soccorso e della diagnostica radiologica dedicata ai pazienti Covid-19. Tutto rimane un mistero. Bocche cucite, dunque, sul Piano di riordino della rete ospedaliera in emergenza Covid-19. Il rischio che il piano anti-Covid possa rimanere scritto sulla sabbia è più che concreto”.

“Continuano a trascorrere le settimane – aggiunge – e nessuno ha notizie di quanto è stato fatto fino ad oggi dall’Ufficio del commissario e dalla Regione Calabria per contrastare una nuova ondata di contagi. Siamo al punto di partenza e rischiamo di trovarci ancora una volta impreparati a contrastare il virus. Il silenzio assordante sulla realizzazione del Piano è grave visto che il virus non è scomparso e non è stato sconfitto. I dati dei contagi in Calabria in queste ultime settimane testimoniano l’aggravarsi della situazione. Una seconda ondata del virus con l’arrivo dell’autunno è una possibilità molto reale”.

Se la maggioranza delle responsabilità sono del commissario Cotticelli, anche la politica della maggioranza di centro destra insediata nel palazzo del Consiglio “Tommaso Campanella” di Reggio Calabria si fa’ “aprezzare” per le proprie inadempienze. ” Nessuno  – spiega Guccione – ha mai risposto, ad esempio, a una mia interrogazione presentata lo scorso mese di luglio dove denunciavo inerzie, ritardi e inefficienze sul Piano di riordino della rete ospedaliera in emergenza Covid-19, a firma del commissario Saverio Cotticelli e del sub commissario Maria Crocco”.

“Secondo il Piano – aggiunge –  sono previsti 134 posti letto di Terapia intensiva aggiuntivi e 123 posti letto di terapia semi-intensiva. Ma ad oggi quali sono i numeri reali? Cosa è stato fatto? Che fine ha fatto l’avviso per il reclutamento di medici, infermieri e Oss? Al sistema sanitario calabrese mancano 5000 figure tra medici, infermieri, oss e tecnici radiologici. Gli operatori sanitari sono costretti ancora oggi ad alzare la voce e dover lottare per avere i dispositivi di protezione individuale visto che non sono sufficienti o non sono ancora stati acquistati da alcune Asp e Aziende ospedaliere”.

Per Carlo Giccine, infine, “l’ufficio  del commissario e la Regione, con dati alla mano, devono dire cosa è stato realmente fatto di questo Piano di riordino della Rete ospedaliera in emergenza Covid-19. Questa volta non ci sono scusanti per nessuno. Errare è umano, perseverare diabolico, sarebbe da irresponsabili non farsi trovare pronti a qualsiasi evenienza. Anche gli organi istituzionali preposti al controllo e alla vigilanza intervengano con immediatezza per evitare il peggio anche in vista dell’apertura del nuovo anno scolastico. Eventuali irresponsabilità di condotte illecite e omissive vengano individuate immediatamente”.  

Francesco Rizza

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