La legalità ritorni in Sila. Questo l’auspicio di Belcastro sindaco di Cotronei

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La necessità di una caserma dei Carabinieri in località Trepidò, frazione montana di Cotronei, che potrebbe essere anche un segnale forte contro quell’antistato che per lungo tempo ha spadroneggiato anche a Villaggio Palumbo come evidenziato dall’inchiesta Eolo che nelle scorse settimane ha portato all’arresto di 11 ritenuti indagati di collusione con la ‘ndragata. È quanto chiede Nicola Belcastro sindaco della cittadina capofila del turismo montano nella Sila Crotonese.


Rompendo il muro di gomma che per più settemane ha circondato l’inchiesta “Eolo” coordinata dal procuratore della Dia Nicola Gratteri, anche per alcune indiscrezioni che indirettamente lo accostavano a quel mondo sommerso di affari loschi, il Sindaco di Cotronei ha approfittato della occasione per esprimere la propria solidarietà a tutti quegli “imprenditori onesti” impegnati da più lustri nella volorizzazione della Sila Crotonese.


“In questi giorni la Sila, Trepidò e Villaggio Palumbo – evidenza Belcastro – è balzata agli onori della cronaca per vicende che poco hanno a che vedere con le bellezze naturalistiche, la qualità dell’aria, il piacere di poter stare in un contesto di una straordinaria valenza ambientale”.


“Ciò – aggiunge Belcastro -hanno riportato alla mia memoria tutte le discussioni che ho avuto modo di affrontare, ogni tanto venendo anche sbeffeggiato, quando chiedevo con forza l’istituzione di una caserma dei carabinieri, ovvero un presidio di legalità, appunto in Sila, mettendo a disposizione un immobile di proprietà comunale con oneri di gestione a carico dell’Ente locale. In questo mio accorato appello non ho trovato molti alleati”.


Ringraziando le Forze dell’Ordine e la Magistratura inquirente per il lavoro sin qui fatto, Nicola Belcastro sottolinea come “sono abituato ad assumermi le responsabilità che il ruolo di sindaco impone e allo stesso tempo non ho riserva alcuna nel dichiarare che l’azione del Comune è stata sempre orientata nel garantire i principi di legalità e correttezza, oltre che di economicità. Anche il servizio dello sgombero neve, effettuato dalla ditta Vona è stato sempre improntato al rispetto della normativa vigente in materia di affidamenti. Un servizio svolto sempre con correttezza e precisione, sia di giorno che di notte, garantendo una reperibilità sul posto che nessuna altra impresa era in grado di garantire, con costi contenuti per l’Ente. Non consentirò a nessuno di impartire lezioni di legalità e moralità al sottoscritto e all’attuale amministrazione comunale che da sempre ha posto al vertice delle scelte amministrative tali principi, tantomeno da chi vorrebbe erigersi a moralizzatore senza averne titolo”.
Francesco Rizza

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