La Calabria e la rivoluzione “green” del Recovery round. Saranno potenziate nell’intero Sud le ferrovie, ma il ponte dello Stretto sarebbe escluso dalla programmazione.

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Fra le priorità del Recovery fund ci saranno investimenti sulle linee ferroviarie, “più green” rispetto ad altre infrastrutture, e colmare il divario fra Nord e Sud. In questo contesto la Diagonale del Mediterraneo sarà l’opera pubblica che rilancerà la Calabria e tutto il Meridione». L’eurodeputata Laura Ferrara rilancia il tema della Diagonale del Mediterraneo per la quale aveva interrogato la Commissione europea.


“Garantire l’accessibilità e la connettività di tutte le regioni dell’Unione e far sì che un numero maggiore di passeggeri e merci viaggi mediante modi di trasporto più puliti, come il trasporto ferroviario, sono obiettivi chiave del regolamento (UE) n. 1315/2013 – scrive la Commissione rispondendo all’interrogazione della Ferrara – . Per questo motivo segmenti importanti della nuova linea proposta (ad eccezione del tratto Brindisi-Taranto) fanno già parte della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) globale”.


“Allla Commissione – chiarisce l’eurodeputata, membro fra l’altro della commissione che si occupa di Trasporti – chiedevo, appunto, la possibilità di aggiornare le mappe della rete globale Ten-T come riportate nei Regolamenti comunitari e quindi la realizzazione di questa nuova linea ferroviaria che partirà da Brindisi verso Taranto, proseguirà in Basilicata e infine verso il Tirreno per confluire nella linea AV Napoli-Salerno. Nella sua seconda diramazione attraverserà la parte settentrionale della Calabria, scendendo lungo la costa ionica per poi attraversare in diagonale la regione lungo la direttrice Sibari-Paola. Infine, un altro tratto percorrerà l’intero versante ionico da Sibari fino a Reggio Calabria. Questo progetto in pratica metterebbe finalmente a sistema la parte ionica calabrese da sempre isolata a causa di collegamenti scarsi o del tutto inesistenti”.


“La buona notizia – continua Ferrara – è che tale revisione è possibile. Tocca ora al Governo in concerto – già sollecitato sul tema – in concerto con le autorità locali, presentare alla Commissione questo progetto nel piano per la ripresa e la resilienza a decorrere dal 15 ottobre 2020”. A ben vedere una revisione è indispensabile per consentire al Governo giallo rosso di non perdere la faccia con la Sicilia e la Calabria. Da alcune indiscrezioni, infatti, sarebbe scomparsa ogni riferimento allo Stetto di Messina. Né per il ponte, nè per la galleria, infatti, è stata inserita nessuna cifra.
Francesco Rizza

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