Intitolata a Jole Santelli la Cittadella regionale. Perplessità a San Giovanni In Fiore per una analoga decisione, da parte della Giunta Succorro relativamente al Palazzo comunale.

Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su whatsapp

 Da oggi, 28 dicembre 2020,  la Cittadella della Calabria  porta il nome di Jole Santelli, l’ultima presidente regionale legittimamente eletta, morta a soli 52, per tumore lo scorso 15 ottobre. L’intitolazione, decisa dalla Giunta presieduta dal vice presidente “facente funzioni” Nino Spirlì è stata approvata nell’ultima seduta del Consiglio regionale ormai decaduto dalla maggioranza di centro destra. Probabilmente senza il parere favorevole della Prefettura di Catanzaro che sarebbe stata necessaria perché l’intitolazione perché avvenuta prima dei 10 anni dalla morte della Santelli.

Ciò è quanto prevede   un decreto del ministro dell’Interno, datato 25 settembre 1992 che prevedente   che “a decorrere dal 1° gennaio 1993 è delegata ai Signori Prefetti per la Provincia di loro competenza la facoltà di autorizzare le intitolazioni di luoghi pubblici e monumenti a personaggi deceduti da meno di dieci anni, ai sensi dell’art. 4 della Legge del 23 giugno 1927, n° 1188”.  

Allo “evento” così come nel portale della regione Calabria è stata definita l’intitolazione hanno partecipato fra gli altri il presidente Spirlì e l’arcivescovo di Catanzaro e Squillace mons. Vincenzo Bertolone, presidente della conferenza regionale dei vescovi calabresi. Il tutto mentre ancora i Calabresi, causa il covid, non sanno quando potranno andare a votare per l’elezione del nuovo Presidente e del nuovo Consiglio regionale.

 Man mano che passano i giorni, infatti, alle votazioni del prossimo 14 febbraio non crede più nessuno ed ad horas uno slittamento a primavera potrebbe avvenire attraverso  un decreto di Sergio Mattarella, presidente della Repubblica, anche per realtà più importanti della Calabria come quella nel nuovo sindaco e del nuovo Consiglio comunale di Roma.

“Oggi – ha sottolineato Spirlì– è il compleanno di Jole Santelli. Avremmo dovuto festeggiare in altro modo, ma non ci è stato dato di poterlo fare. Ma questa giornata non poteva passare senza che ci fosse un regalo della Calabria al politico che, quanto e più di tutti gli altri, ha segnato un passaggio nuovo nel linguaggio, nell’approccio, nel disegno e nei risultati politici”.   

Intanto, negli ultimi giorni, è polemica a San Giovanni In Fiore: comune della provincia di Cosenza e, per numero di abitanti, “Capitale della Sila”. La Giunta della neo eletta sindaco Rosaria Succurro che guida una coalizione di centro destra ha deliberato in Giunta di dedicare alla Santelli anche la sala del Consiglio comunale sangiovannese dove, principalmente ma non solo per la mancanza del parere del Prefetto di Cosenza che non è stato richiesto si registrano non poche perplessità.

 Evidentemente, in questa martoriata Calabria dove un’anomia generalizzata è la costante quotidianità almeno a qualcuno continua a dare fastidio. Jole Santelli, prima di essere stata per neppure un anno presidente della Regione è stata vice sindaco di Cosenza e per più lustri parlamentare, quindi “donna delle Istituzioni”. Uno strappo alle regole,  ampiamente evitabile, in suo nome, perché?

Francesco Rizza

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp