Ingerenze leghiste nella didattica crotonese: L’ Anpi provinciale, con altre Associazioni, dice no.

Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su whatsapp

Ancora ingerenze, da parte della “Lega Per Salvini” crotonese,  nelle attività didattiche nelle scuole pitagoriche. Ad alcuni anni da un analogo intervento nei confronti di una docente dello Scientifico “Filolao” è l’Istituto “Pertini – Santoni” a meritare le pressioni del Coordinatore Provinciale della Lega Per Salvini, Giancarlo Cerrelli e la Consigliera Comunale della Lega di Crotone, Marisa Luana Cavallo. A detta dei due esponenti politici “il vero pericolo per gli studenti dell’Istituto Pertini – Santoni di Crotone non è il Covid, ma l’indottrinamento “gender”.  Con la scusa di educare all’accoglienza e al rispetto della diversità, propiziano, invece, il superamento dei concetti di “normalità” e di “natura”, così da rendere la prospettiva educativa e antropologica dei nostri giovani inevitabilmente sempre più fluida e relativista”.

 Alla reazione degli studenti dell’ Istituto crotonese e della dirigente scolastica Ida Sisca si somma un documento dell’ Anpi crotonese  stilato  dalla docente Giusy Acri,  condiviso da alcune Associazioni del territorio Francesco Perri – ARCI Crotone,  Eugenia Garritani  della  Associazione “Equilibri” e Francesco Rizza – Associazione culturale e di volontariato ” Solo Petilia nel Cuore” dal 2017 operante nella cittadina dell’ alto Marchesato crotonese. A loro dire, la Lega salviniana è impegnata a Crotone in un’intromissione  ideologiche con la quale vorrebbe dire la propria contro le autonome attività scolastiche nel territorio provinciale.

“Il lungo tunnel oscurantista, da tempo intrapreso da alcune figure, che occupano l’orizzonte politico locale, ci dà modo di ricordare ciò che in realtà rappresentano le istituzioni scolastiche.  In questo caso ben rappresentate dall’iniziativa dell’istituto Pertini- Santoni, che ha cercato di indicare la strada della cittadinanza attiva e della conoscenza ai più giovani. Solo ciò di cui non si ha conoscenza fa paura”.                                                                                                                                              

“La scuola – si aggiunge nella nota  –  è luogo di conoscenza e anzi rappresenta una delle agenzie di socializzazione più importanti e ha assunto da tempo, vorremmo ricordare, un ruolo centrale all’interno della società, contribuendo anch’essa in modo rilevante allo sviluppo della personalità dell’ individuo. Pertanto, la ridondanza di termini, usata nell’attaccare impunemente l’operato della Scuola, del tipo “indottrinamento gender” o “artatamente”, è solo un tentativo peraltro maldestro, di deviare dall’essenza della questione. Ancora più grave l’uso dei termini “normalità” e “natura”, usati evidentemente per sottendere ad un significato attribuito agli stessi del tutto personale e ideologico”.

A detta dei firmatari della presa di posizione “chi ha a cuore la scuola ed i suoi percorsi formativi invece, sa bene che la scuola è luogo di legalità, nel quale si esercitano e sperimentano i principi sanciti dalla Carta Costituzionale a cominciare dall’Art. 3: “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.

A loro detta, “i termini “normalità e “natura” poi, avrebbero bisogno di essere adoperati con cura, piuttosto che manipolati ed impropriamente usati. Un’ adeguata competenza suggerirebbe un’osservazione sopra tutte e cioè che la corretta crescita evolutiva della persona, per essere tale, non è associabile a rigidi modelli di comportamento, che vengono considerati gli unici possibili, poiché è in tal modo che si rischierebbe di giustificare le disuguaglianze sociali e politiche, che confinano per esempio ancora oggi la donna in una posizione di svantaggio. In qualità di cittadini attenti sia al valore della Costituzione sia al ruolo delle Istituzioni (come quella scolastica), che costruiscono percorsi di conoscenza e democrazia, intendiamo augurare all’Istituto Pertini un proficuo lavoro, nella prospettiva che in un futuro non troppo lontano, anche questo nostro territorio sia sempre più ricco di intelligenze ed eccellenze”.

Francesco Rizza

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp