Il prefetto Longo commissario della sanità calabrese. Al via il passaggio a zona arancione.

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Su proposta del Ministro dell’Economia e delle finanze, di concerto con il Ministro della salute, sentito il Ministro per gli affari regionali” il Consiglio dei ministri “delibera di nominare il dott. Guido Longo quale Commissario ad acta per l’attuazione del vigente Piano di rientro dai disavanzi del Servizio sanitario della Regione Calabria“.


Guido Longo ex prefetto ed ex questore di Reggio Calabria aggiunge alla carriera di uomo di Stato una buona conoscenza della Calabria e delle sue problemacità, particolarmente nel servizio sanitario pubblico in cui, a probabilmente incancrenite da più lustri si sommano probabilmente pressioni “altre” rispetto a quelle legittime. Emblematica la situazione della Asp di Reggio Calabria dove alcune fatture sarebbero state presentate e liquidate più volte.
Dopo la prima esperienza nella Questura reggina, Longo è stato a Palermo nel periodo delle stragi nel ‘92, prima alla Squadra mobile come dirigente delle sezioni narcotici e omicidi e poi come vice capocentro della Dia, poi a Napoli, a Roma promosso al servizio centrale, a Caserta dopo la strage di Castelvolturno, poi nuovamente a Reggio e Palermo. A lui si devono, in Campania, i risultati di importanti operazioni antimafia, tra cui la cattura dei superlatitanti dei Casalesi Antonio Iovine, Michele Zagaria e del capo assoluto del clan Francesco Schiavone detto “Sandokan”.


E’ stato prefetto di Vibo Valentia dal marzo 2017 al 30 maggio 2018, quando si è congedato per sopraggiunti limiti di età. Dal 28 luglio scorso guida la terna commissariale del Comune di Partinico, in Sicilia. Dopo alcuni rifiuti, la nomina di Longo segue di una ventina di giorni alle dimissioni del generale Corticelli sulle quali, sino ad oggi, non sembra essere stata fatta tutta la chiarezza dovuta.


Intanto, la regione Calabria dovrebbe passare dalle prossime ore da zona rossa a zona arancione. A dare questa notizia Nino Sperlì presidente facente funzione della regione Calabria. “Ho appena ricevuto le telefonate del premier Conte e dei ministri Speranza e Boccia – ha dichiarato Spirlì – i quali mi hanno comunicato che la Calabria sarà dichiarata, tra qualche ora, zona arancione. È un premio al comportamento dei calabresi che, pur continuando a resistere di fronte a una emergenza nell’emergenza covid, quasi sconfortati, stavano perdendo la loro storica capacità di resistere agli assalti più cruenti e alle ingiustizie più mortificanti”.
Francesco Rizza

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