Giuseppe Scopelliti, ex presidente della Regione, convocato per processo “Ghota” si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su whatsapp

“Mi avvalgo della facoltà di non rispondere”. Si e’ consumata così , nell’arco di pochissimi minuti, la presenza, in veste di testimone, nel processo ‘Ghota’  di Giuseppe Scopelliti, citato nel troncone in corso con il rito ordinario nell’aula bunker dai difensori dell’ex senatore del PdL Antonio Caridi, e dell’ex assessore comunale Amedeo Canale. Giuseppe Scopelliti, in atto in regime di semiliberta’, e’ giunto in aula accompagnato dal suo difensore, l’avvocato Aldo Labate. L’ex presidente della Regione, in ‘Ghota’ risulta anche indagato per reato connesso.

Il collegio e’ presieduto da Ornella Pastore, mentre la pubblica accusa e’ rappresentata dal Procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo, e dai sostituti Stefano Musolino, Roberto di Palma, Giulia Pantano e Walter Ignazitto.  

Evidentemente è pienamente legittima la decisione di avvalersi di una possibilità prevista dal codice di procedura penale, ma nel piano morale e sostanziale può un uomo delle Istituzioni (Scopelliti è stato sindaco della città ora metropolitana e, successivamente, presidente della regione Calabria sino alla condanna ed all’arresto per irregolarità nel bilancio del Municipio reggino nel tempo in cui lui era sindaco ed una funzionaria, per il clima che vi si respirava, era arrivata a suicidarsi) rifiutarsi di rispondere alle domande dei Magistrati che a nome dello Stato stanno tentando di ricostruire in un processo dedicato agli intricati rapporti fra ‘ndragata e politica?

Tra gli imputati di primo piano che sono stati  chiamati, nello stesso processo, a rispondere  di associazione mafiosa, concorso esterno, violazione della legge Anselmi sulle società  segrete, risultano l’avvocato Paolo Romeo, ex parlamentare del Psdi, l’avvocato Antonio Marra, già  consigliere di amministrazione di Fincalabra, l’ex sottosegretario regionale alle riforme della giunta Scopelliti, Alberto Sarra, l’ex presidente della Provincia di Reggio Calabria Giuseppe Raffa ed ancora la giornalista Teresa Munari, il sacerdote Giuseppe Strangio.

 Francesco Rizza

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp