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Anche senza citarlo, un nutrito settore della deputazione nazionale di Calabria, prende atto delle lotte del Comitato per la nascita della Provincia della Magna Grecia che, guidato da Domenico Mazza da più tempo sottolinea le problematiche dell’ alto e medio Jonico calabrese.
Si è svolto negli scorsi giorni la prima riunione dell’intergruppo infrastrutture “Costa Jonica “promosso dalla parlamentare Elisabetta Barbuto. Eletta alla Camera dei Deputati dal Movimento Cinque Stelle come la senatrice Margherita Corrado (entrambe rappresentanti della Provincia crotonese) già nello scorso mese di luglio la Barbuto aveva lanciato questo progetto evidenziando l’Area jonica calabrese meriti “una collaborazione sinergica e trasversale per ottenere, analogamente a quanto accade per tutti i cittadini italiani, infrastrutture moderne e sicure, degne di questo nome”.
Si tratta, a sentire Elisabetta Barbuto, di “infrastrutture che, oltre alla tutela del diritto alla mobilità di tutti i cittadini, diano anche impulso allo sviluppo della fascia jonica sotto il profilo sociale, economico ed occupazionale”.
Per quanto riguarda il territorio di quella che potrebbe diventare la provincia della Magna Grecia, la Deputata crotonese ricorda come le uniche opere infrastrutturali programmate e/o in fase di esecuzione nella zona jonica sono quelle che conducono, all’altezza di Sibari, ad una deviazione sulla fascia tirrenica, con conseguente condanna della fascia più a sud ad un isolamento sempre maggiore ed a un inevitabile impauperimento,
Da qui l’appello ai rappresentanti dello stesso territorio in Parlamento, a prescindere dalla collocazione partitica, a far sentire la propria voce “in maniera compatta, rivendicando tutti insieme la dignità che ci spetta come cittadini e come abitanti di zone meravigliose ma mortificate da decisioni incomprensibili e poco lungimiranti”.
Del cordinamento parlamentare, al momento, fanno parte Bianca Laura Granato, Dalila Nesci, Alessandro Melicchio, Margherita Corrado, Federica Dieni, Elisa Scutellà e Francesco Sapia del M5S, Maria Tripodi, Sergio Torromino e Francesco Cannizzaro di Forza Italia, Antonio Viscomi ed Enza Bruno Bossio del Pd, Domenico Furgiule della Lega, Nico Stumpo di Leu. Da parte della Barbuto, però, le porte del cordinamento sono aperte anche ai Parlamentari calabresi eletti in altre aree.Importante è la costatazione che ormai non sia più rinviabile il riscatto dell’ampia area dello Jonio calabrese.
A sua detta, la prima riunione “si è svolta in un clima di estremo e leale confronto e tutti i presenti, alcuni non lo erano a causa di impegni istituzionali coincidenti, hanno convenuto sulla validità della proposta e sulla importanza di lavorare in maniera compatta e trasversale, soprattutto in questo momento storico, in cui buona parte delle risorse europee che arriveranno, dovranno essere impegnate a livello infrastrutturale. Strada Statale 106, ferrovia, aeroporto e porti al centro del dialogo che ha posto le basi per una collaborazione proficua perché solamente tutti uniti si può sperare di invertire la tendenza che ci ha, fino ad oggi, estremamente penalizzato”.
Francesco Rizza
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