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Che prima o poi potesse succedere era nella natura delle cose; ma adesso che è accaduto occorre prenderne atto e reagire. A Pagliarelle, frazione montana di Petilia Policastro, distante una quindicina di chilometri dal centro cittadino ed una sessantina di chilometri da Crotone una persona è morta in attesa dell’arrivo dell’autombulanza.
Nel silenzio più totale da parte delle Istituzioni locali è stato Raffaele Fabio Riganello, esponente di “Un’Altra Calabria è possibile”, a rendere nota la notizia con un proprio comunicato stampa.” Siamo stanchi – evidenza – di interrogarci su quali colpe la nostra provincia abbia commesso per pagare un prezzo così alto in termini di tutela della salute e della vita dei sui abitanti. Per questo motivo pensiamo sia urgente mobilitarsi per difendere e rilanciare la Sanità Pubblica in Calabria e, in particolare, nella provincia di Crotone”. “
Rivendichiamo – aggiunge Riganello – i diritti che la nostra Costituzione ci riconosce chiedendo che il nostro Ospedale sia al più presto rimesso nelle condizioni di curare chi vive nel territorio provinciale garantendo servizi efficaci ed efficienti. Potenziare la sanità territoriale di prossimità; ripristinare la funzionalità dei reparti che negli anni sono stati depotenziati costringendo i cittadini, quando se lo possono permettere, a intraprendere i cosiddetti viaggi della speranza; realizzare un nuovo Pronto Soccorso che sia in grado di fornire assistenza all’intero bacino provinciale in maniera immediata e qualificata; acquistare un parco ambulanze sufficiente a garantire la copertura di tutta la popolazione”.
Il territorio di Petilia Policastro è fra i più svantaggiati nel Crotonese sia dal punto di vista della sanità che da quello della viabilità. Numerosi i turni di guardia medica che l’Asp non riesce a coprire nei week end per la cronica assenza di malati, ma la situazione che l’Entroterra subisce da più anni non è una giustificazione per la quale adqggiarsi ed accettare queste situazioni. Negli scorsi giorni l’associazione dei “Rengers della Sila” del presidente Mario Sirianni operanti proprio a Pagliarelle avevano acquistato una autombulanza grazie ad una petizione popolare, ma la stessa non è ancora nelle condizioni di intervenire in situazioni di emergenza per la mancanza di alcune strumentazioni.
Alla mancanza di sanità, a Petilia Policastro e nel suo hinterland, come dicevamo, si somma una viabilità degna di questo nome e la distanza da Crotone e dal suo ospedale si registra proprio in queste tragedie, particolarmente con l’arrivo dell’inverno e quelle condizioni meteorologiche avverse che in questo periodo dell’anno anno sono naturali. Ed il pensiero di tutti va a quella strada del Petilino: una bretella di asfalto di neppure 20: chilometri da più lustro non si riesce a terminare nonostante nonostante la spesa di vari milioni di euro. Le ultime informazioni arrivate dalla Provincia è che all’apertura della strada mancava solo il collaudo e l’ultima promessa era che sarebbe dovuta inaugurata nello scorso mese di luglio, ma così non è avvenuto.
“Sono da poco terminate le elezioni regionali – aveva scritto giorni fa Filippo Sentito altro espenente di “Un’ Altra Calabria è possibile” – a breve ci saranno le elezioni provinciali, ma nulla sembra ancora cambiato rispetto alle tante promesse fatte al territorio attorno alla strada del Petilino, infrastruttura fondamentale per collegare in modo dignitoso l’Entroterra crotonese al capoluogo provinciale. Ma com’è possibile trattare in questo modo intere comunità?” Il post su fb ha ricevuto qualche like, ferito alcune suscettibilità e null’altro. Intanto nel Crotonese e nelle sue periferie si continua a morire. Per mancanza di strade, sanità e sevizi. “Tutto va bene, Madama la Marchesa?” domanderebbe qualcuno.
Francesco Rizza
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