CUTRO (KR) : Proposta Marchesato crotonese Sito Unesco.

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Le reali opportunità del territorio per uno sviluppo turistico eco-sostenibile 365 giorni all’anno.

Giovedì 24 agosto a Cutro, si è svolto il primo dibattito pubblico, promosso dall’Associazione ‘L’Occhio tra i Portici’ con il partenariato di: Centro Studi Tajani, Mia Via Gallery, Calanchi del Marchesato, Etica, Le Arnie e la rista de il Calabrone in collaborazione con:  Consulente del Gusto.it, Bononia Felix, Ass. Vivere in Città, Croce Verde Cutro, Comitato Donne città di Cutro, Ass. Internazionale Calabria nel Mondo;   dove si è riunito per discutere la proposta di candidatura del Marchesato crotonese a Sito Unesco. Ad aprire i lavori è stato Francesco Cordua, presidente dell’Associazione ‘‘L’Occhio tra i Portici’’, (già con esperienza positiva, di proposta della candidatura dei Portici di Bologna a Sito Unesco e ottenitori caparbi del riconoscimento). Egli propone, coinvolgendo le Amministrazioni e le Associazioni locali, a candidare il territorio del Marchesato crotonese a Sito UNESCO. L’idea – premette Cordua – è quella di mettere insieme un gruppo di lavoro, una Rete di attori locali per un progetto proiettato nel futuro per gli anni 2023/2043, ricco di eventi e manifestazioni. Il progetto mira in primis alla sistemazione architettonica delle strutture esistenti in armonia con gli edifici storici, con lo scopo di essere esse stesse utilizzate per un Paese Albergo.   L’ottenimento del riconoscimento Unesco servirebbe per un rilancio del turismo, captando parte di quei 50 milioni di turisti di qualità, che ogni anno si muovono per visitare i siti Unesco, finalizzato al prolungamento dell’offerta turistica.

Il sindaco di Cutro, Tonino Ceraso, ha sottolineato che i nostri territori hanno bisogno di idee nuove e di una mentalità diversa da quella passata e che il lavoro del terzo settore possa essere determinante per lo sviluppo del nostro territorio. È necessario dare una nuova e positiva immagine del nostri luoghi, che spesso la stampa nazionale continua a mettere in cattiva luce, ben vengano queste iniziative.

Il senatore Maurizio Masoraca ha evidenziato il valore dei nostri luoghi, depositari di una cultura millenaria, evidenziando le potenzialità di un territorio ricchissimo di risorse, ribadendo che Cutro con il suo figlio illustre Diego Tajani è stato esempio positivo nel contrasto dei poteri mafiosi; un’inversione di tendenza culturale popolare dedita alla legalità e alla cura della città sarebbe utilissimo per un cambiamento radicale del nostro territorio.

L’ Architetto Antonio Belvedere nel suo collegamento ribadiva che le quattro facciate degli edifici, debbono essere ripensate tenendo conto anche della quinta facciata degli edifici che è quella che noi vediamo dal satellite, che comprende anche il suolo; ed alcune piazze debbono essere ridisegnate in quanto presentano delle forti lacune urbanistiche di disposizione delle opere avvenute nel corso degli anni.

Lo storico Giuseppe Condello, nel suo intervento ha rimarcato che il Marchesato crotonese ha risentito di uno sviluppo duale dal punto di vista economico durante il Novecento. Crotone si sviluppava come città industriale e i paesi hanno mantenuto fino ai primi anni Cinquanta una struttura agricola che fu prevalente fino agli anni Sessanta. Pertanto, ciò ha avuto ripercussioni sullo sviluppo urbanistico. Con la dualità urbana tra Crotone e i paesi del Marchesato.

Palmina Perri, ha sottolineato l’importanza di fare ‘rete’ tra le amministrazioni locali con il terzo settore ed i cittadini al fine di valorizzare le bellezze paesaggistiche, culturali, storiche ed enogastronomiche. Infine, la Perri ha rimarcato il concetto di marchio del territorio del Marchesato crotonese, sostenendo che per poter essere competitivi nel turismo di qualità bisogna promuovere il marchio del territorio per essere più competitivi con gli altri attori del settore i quali si muovono unanimemente in questa direzione.

Silvio Cimbali ha raccontato l’esperienza di tutelare biodiversità paesaggistiche e naturalistiche presenti nel territorio, che debbono essere ritenute risorse imprescindibili per promuovere un turismo di qualità. Infine, ha concluso rimarcando il concetto che bisogna preservare le biodiversità incentivando da parte delle amministrazioni locali la tutela del territorio ed il non consumo del suolo recuperando tutti gli immobili esistenti.

Il sindaco di Anzola dell’Emilia Giampiero Veronesi ha raccontato la sua testimonianza di rigenerazione urbana attuata nel suo Comune, che è il Comune d’Italia che ha rigenerato il più alto numero di immobili rispetto agli abitanti. Rimarca che la riqualificazione urbana è riqualificazione umana.

Ha chiuso i lavori Gianni De Simone, ideatore della rivista de il CalabrOne, impegnato da oltre 15 anni nella ricerca, nella divulgazione, valorizzazione e promozione del patrimonio culturale calabrese; che sapientemente individua le cause storiche politiche e ambientali di tutto il territorio del Marchesato crotonese, evidenziando le peculiarità e le tante unicità del territorio, i beni immateriali e materiali, che sono già Patrimonio dell’Umanità e vanno solo riconosciuti istituzionalmente. Pitagora, Gioacchino da Fiore, Luigi Lilio, citando i più importanti e poi il promontorio di Capo Colonna, Il diadema di Hera Lacinia, L’Askos, Il patrimonio naturalistico e ambientale con i Parchi Naturalistici della riserva Marina di Isola Capo Rizzuto e del Parco Nazionale della Sila; i borghi di Santa Severina e Caccuri, già insigniti del riconoscimento di Borghi più Belli d’Italia;  rimarca l’incuria attuale ed accende i riflettori sui tanti elementi negativi che, se eliminati riporterebbero la ‘bellezza’ su tutto il Marchesato crotonese, proiettandolo verso un futuro moderno con una qualità della vita fra le migliori d’Europa. Il suo impegno dedicato alla valorizzazione del territorio crotonese è elemento di collegamento tra tutte le Amministrazioni locali e tutte le realtà del terzo settore che ne volessero far parte; forze finalizzate in un comune obiettivo, costituendo e auspicando la realizzazione di una Rete, di ‘attori protagonisti’, per essere volano per lo sviluppo socio economico di tutto il territorio.

Comunicato stampa.

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