CROTONE: Sabato 18 marzo 2023 ore 19,00 Museo Giardini di Pitagora, presentazione del libro ‘HYBRIS’ di Gianluca Facente

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Edito dalla PubliGrafic ‘Hybris ascesa e declino del popolo di Apollo’  di Gianluca Facente: fantasy fra storia, mitologia ed attualità. Sarà presentato a Crotone il 18 marzo 2023 alle ore 19.00.

L’Hybris, presso gli antichi Greci, era l’orgogliosa tracotanza che porta l’uomo a presumere della propria potenza e fortuna e a ribellarsi contro l’ordine costituito, sia divino che umano, immancabilmente seguita dalla vendetta o punizione divina, tísis, concetto di fondamentale importanza in alcuni scrittori greci, specialmente in Eschilo. Ad essa ha dedicato il proprio quarto libro, “Hybris tra mito e storia”, lo scrittore Gianluca Facente che negli scorsi anni aveva pubblicato “Faillo il Pitionico”, “L’ultimo Re di Delfi” e “Periferia Universo”. Edito dalla PubliGrafic, il romanzo sarà presentato a Crotone presso i Giardini di Pitagora a partire dalle ore 19. La copertina del romanzo è stata curata da Fabrizio De Masi a conferma del bel rapporto di collaborazione fra i due artisti crotonesi. De Masi, infatti, aveva già curato la copertina di “Periferia Universo”, il primo libro di Gianluca Facente. Come spiega l’autore, gli argomenti trattati sono gli aspetti umani e quella tracotanza sacrilega che, purtroppo, ha contraddistinto anche nella Calabria magno greca la vita e la politica dei Achei, Krotoniati e Sibariti. Il romanzo è frutto non solo della fantasia di Facente, ma anche di un minuzioso lavoro di approfondimento dedicato allo studio delle civiltà pre greca, greca e romana. Capita così che nelle pagine del romanzo appaiono alcuni personaggi fra storia e mitologia come Penelope e quell’Italo che, secondo le leggende, sarebbe arrivato nell’Istmo di Marcellinara dando per primo il nome di Italia alla Calabria ed alla nostra Nazione. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, “Hybris tra mito e storia” è un fantasy di estrema attualità, non solo perché la mitologia è per definizione una disciplina metastorica, ma anche perché i “Traites d’union” fra le varie pagine del romanzo sono i viaggi, i ritorni, i nostri ed il mare: quel Mediterraneo che, prima di essere palcoscenico di nubifragi e morti, ha rappresentato un’incubatrice in cui la civiltà , la politica e la religione europea si è formata attraverso il confronto fra popoli, storie e culture diverse.
Francesco Rizza

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