Crotone : il Magna Grecia Park prende forma

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Prende forma la fondazione “Magna Grecia Park” con il suo progetto di realizzare nel Crotonese uno dei maggiori parchi giochi tematici d’Europa. Il progetto, nato da un’idea dell’ingegnere Antonio Lidonnici, venne presentato il 20 giugno scorso e la fondazione fu creata l’11 luglio da 34 imprenditori che hanno versato una quota di 5.000 euro. Inaugurata lo scorso 10 novembre che sarà ospitata nel palazzo Ruggero, su corso Mazzini. Come è stato spiegato nel corso dell’inaugurazione, il parco ospiterà antiche le polis magno greche, avrà complessivamente 64 attrazioni, con tre stadi da 20 mila posti per ricreare le olimpiadi antiche. Per fare tutto questo c’è bisogno di passare dalle parole ai fatti: ovvero trovare il terreno, trovare i finanziamenti ed avere i permessi. Un lavoro che dovrà svolgere la Fondazione costituita da soci fondatori-promotori ed una importante componente pubblica che potrà entrare nell’ente in modo gratuito. Da ciò che è stato spiegato, il progetto ha il valore di 1,2 miliardi di euro che, nelle intenzioni degli ideatori, può portare oltre 2 milioni di turisti all’anno. A breve sarà pubblicato un bando per trovare un’area con una estensione compresa tra 100 e 200 ettari. Alla conferenza stampa ha preso parte il Cda della Fondazione costituito da Vincenzo Baldassarre (presidente), Fausta Dovico (vicepresidente) e Mario Spanò (consigliere).“Siamo partiti tre mesi fa con la fondazione ed abbiamo svolto un lavoro sottotraccia – ha detto il presidente Baldassarre -. Oggi presentiamo la sede operativa che vuole ribadire l’idea della nostra determinazione a lavorare ed essere propositivi in territorio troppo spesso in fondo alle classifiche economiche. In questo mesi abbiamo sondato il mercato finanziario e verificato alcune aree”. Da parte sua Fausta Dovico ha sottolineato come “serve un terreno possibilmente vicino al mare – ha aggiunto Fausta Dovico – per poter sfruttare le tecnologie di desanilizzazione per l’acqua necessaria al parco”. Per Antonio Lidonnici, ideatore del progetto, da parte sua, ha sottolineato come “stiamo andando avanti con quella parte della progettazione preliminare che prescinde dalla conformazione dei terreni”, ha poi categoricamente escluso che il parco possa sorgere nell’ex area industriale, oltre che per l’inquinamento, anche perché “troppo vicino alla città per la quale creerebbe molti disagi”. Mario Spanò, presidente di Confindustria e consigliere della fondazione, ha ribadito: “Studi di Confindustria dimostrano come i parchi divertimento contribuiscono direttamente o indirettamente allo sviluppo dei territori. Il parco diventa moltiplicatore economico e richiamano investimenti in infrastrutture e ricettività. Questa è la volta buona per lasciare gli ultimi posti delle classifiche”.

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