CROTONE – Arberia crotonese: la lingua arbereshe torna a scuola grazie ad un progetto del Comprensivo di Verzino.

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Guardare al proprio passato arbereshe per recuperarne nella propria quotidianità un tassello importassimo come la lingua dei propri avi. È un progetto validissimo che sta per partire nei plessi scolastici di Pallagorio, Carfizzi e San Nicola dell’Alto torna l’insegnamento della lingua e della cultura arbëreshe tra le materie scolastiche curriculari, dopo anni di assenza. Si tratta di un enorme risultato che fa bella la scuola dell’autonomia che è raggiunto grazie alla volontà di Raffaele Marsico, Dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Verzino, che ha raccolto l’attività che alcuni dei plessi dello stesso Istituto portano avanti da anni, nonostante tutte le difficoltà. Un lavoro eccezionale che oggi riparte con le maestre Mariannina Leonetti e Rosina Panzarella, entrambe impegnate attivamente per la salvaguardia della lingua, della cultura e dell’identità arbereshe. Grazie a questo progetto la scuola dell’obbligo diventa presidio di comunità, legata cioè al territorio e ai suoi valori e che, per questo motivo, va tutelata e ripensata come istituzione essenziale per la rinascita dei paesi, specialmente nelle aree interne e specialmente nelle comunità di minoranza linguistica. Ancora oggi, nei tre paesi albanofoni dell’alto Crotonese, come evidenziava Maria Cianciaruso nello speciale dedicato nel 2011 da “Il CalabrOne”  ricordava come  “ci sono due varietà dialettali in Albania: il “tosco” parlato al Sud ed il “ghego”  parlato al Nord. Dal 1945, si parla in “tosco”, noi Albanesi siamo “Toschi”. I nostri antenati provenivano dal Sud dell’Albania. C’è da dire, però, che molti dialetti arbereshe risentono sia dell’influenza tosca che di quella ghega e ciò è dovuto al fatto che, probabilmente, prima della venuta degli Arbereshe in Italia, la divisione fra i due dialetti non era ancora netta. Il Ghego ed il Tosco, inizialmente, erano le aree che si trovavano a ridosso del fiume Shkumbini, rispettivamente a sud e a nord, successivamente queste due aree si sono estese fino ad occupare l’intera Nazione”. Purtroppo, per più generazioni in Calabria l’idioma albanese è stato tramandato, rischiando di scomparire, semplicemente oralmente da generazione a generazione. Con questo progetto didattico,  finalmente viene costruito un importante tassello per il recupero dell’identità albanofona nella Provincia crotonese.

Francesco Rizza

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