Ciclovia dei Parchi Nazionali: il Crotonese ancora emarginizzato.

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La regione Calabria, su impulso dell’ assessore al’ ambiente Sergio De Caprio, ha terminato  la programmazione della Ciclovia nei Parchi Nazionali della Calabria pubblicando un bando finanziato con quattro milioni di euro ed il Parco Nazionale della Sila vuole dire la sua sul progetto che potrebbe attirare un buon numero di turisti nelle Riserve naturali della Calabria.  Si è, infatti, svolto negli scorsi giorni  un incontro informativo sull’Avviso pubblico con il quale la regione Calabria vuole finanziare  interventi per il miglioramento della fruizione turistica nell’ ambito della stessa Ciclovia.

  Oltre che 20 operatori turistici della Sila, hanno preso parte al confronto, in qualità di referenti della regione Calabria, si sono confrontati sul progetto si sono confrontati  Giovanni Aramini e  Annamaria Corea e del presidente dell’Ente Parco Sila, Francesco Curcio, che ha sottolineato l’importanza delle opportunità del bando per creare un ecosistema adatto ai nuovi turisti e alla sfida che rappresenta anche sul territorio in termini di crescita.  Da parte sua, invece, il direttore facente funzione dell’Ente Parco Sila, Domenico Cerminara, oltre a ringraziare i presenti, ha confermato il supporto a chi parteciperà al bando e ha rimarcato come questo intervento possa diventare cruciale per il territorio e i suoi operatori. 

Il Parco Nazionale della Sila, ha spiegato Rosy Granata si candida a diventare  un punto di riferimento e un partner nelle proposte progettuali che si presenteranno.   L’incontro è stato coadiuvato e moderato virtualmente da Daniele Donnici di Destinazione Sila che con cura ha stimolato la discussione facendo emergere tematiche cruciali per la valorizzazione del territorio e per la costruzione di una visione comune.  “Oggi stiamo parlando di un sogno che si è realizzato.” E’ questo il pensiero di Aramini che si è soffermato sulla necessità  di rafforzare l’offerta turistica calabrese, che è iniziata molto tempo fa e ha acceso i riflettori sul territorio della Sila, sulla sua storia e sul patrimonio che rappresenta per l’intera Regione Calabria.

 A livello europeo, come ha ricordato lo stesso Aramini il cicloturismo  ha un indotto di 44 miliardi di euro e che ogni anno registra un aumento in termini di presenze.  Dai dati della  Unioncamere nel 2018 in Italia sono arrivati 2 milioni di cicloturisti e in nessun caso sono stati intercettati dalle regioni del Sud. Sulla base di ciò Aramini ha affermato che la regione Calabria deve esserci e diventare protagonista attraverso la nascita di nuove imprese e nuovi obiettivi da raggiungere.

Ancora una volta, secondo una prassi ormai consolidata, il Crotonese nonostante i comuni di Savelli, Cotronei, Petilia Policastro e Mesoraca hanno inserito buona parte della propria montagna nella perimetrazione del Parco è rimasto al margine della programmazione. Almeno fino ad ora ed a guardare la mappa della ciclovia che fa’ bella mostra di se sulla copertina del progetto. Ciò nonostante negli scorsi mesi il Parco Nazionale della Sila ha progettato una ciclovia a margine della strada d’alta quota da tempi immemorabili presente fra villaggio Buturo nei Comune di Taverna e villaggio Principe nel territorio comunale di Petilia Policastro. Se Savelli e Mesorca vivono, allo stato attuale delle cose una situazione molto simile a quella di Petilia dove l’area montana non è stata ancora valorizzata abbastanza altrettanto non si può dire per Cotronei che con i suoi villaggi a ridosso del lago Ampollino potrebbe essere interessata al passaggio della ciclovia nel proprio territorio.  Evidentemente, è arrivato il momento che gli Amministratori locali ed i pochi imprenditori che ancora hanno il coraggio di investire nel turismo montano del Crotonese trovino il coraggio di fare squadra ed alzare la voce per tutelare il proprio territorio. Chissà se le elezioni regionali ormai, sempre più vicine, possano rappresentante un impulso in più a sentire la voce della periferia crotonese.

Francesco Rizza 

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