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Una prova della situazione miserrima in cui lustri di commissariamento sanitario hanno ridotto la Calabria? La Regione ricerca “camere collocate in 15 strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere (B&B) per le necessità connesse all’attività di contrasto alla diffusione del Covid-19 per un totale di 400 posti letto atti ad ospitare soggetti positivi asintomatici al virus, posti in quarantena obbligatoria”.
La manifestazione di interesse, elaborata dal soggetto attuatore della Protezione Civile regionale Fortunato Varone, e dal delegato del soggetto attuatore della Regione, Antonio Belcastro, fa riferimento a un precedente avviso per 600 posti scaduto dieci giorni fa e che ha visto il reperimento di 200 posti letto nelle strutture alberghiere.
“La Regione Calabria – si legge nella nuova manifestazione di interesse per 400 posti letto – stipulerà con i proprietari/legali rappresentanti delle strutture ricettive che si renderanno disponibili e risulteranno adeguate alle proprie esigenze funzionali ed economiche, specifici contratti per un numero indicativo di stanze, riconoscendo un costo massimo di 40,00 euro (Iva inclusa), determinato a singola giornata e a camera, omnicomprensivo, finalizzato alla copertura delle spese di vitto, attivazione della struttura, utenze, servizi vari, ricezione e guardiania, per poter garantire la collocazione più rapida e confortevole possibile all’utenza”. La manifestazione di interesse scade il 14 ottobre prossimo.
Evidentemente se negli Ospedali e nelle strutture pubbliche calabresi si fosse programmato e lavorato con oculatezza, non sarebbe questa la situazione che si dovrebbe registrare. Questa notizia che è il termometro più ampio della sanità calabrese fa’ il paio con una notizia di pochi giorni fa relativa all’Asp di Crotone.
Negli scorsi giorni è stata salutata con soddisfazione la notizia che le cure oncologiche potranno continuare nella Provincia jonica calabrese grazie ad una convenzione fra Asp e la clinica “Martelli” una delle eccellenze sanitarie private calabresi. Nonostante il buon lavoro realizzato nel reparto oncologico dell’ospedale civile di Crotone diretto dalla primaria Tullia Prantera che, prima delle strutture private, dovrebbe essere messo dalla Regione nelle condizioni di lavorare dignitosamente.
Francesco Rizza
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