Battista Granato si dimette dal Centro internazionale di studi gioacchimiti. Il contendere: l’utilizzo di un locale comunale come deposito libri.

Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su whatsapp

Benvenuti in Calabria dove le cose più impensabili succedono. a San Giovanni in Fiore, “Capitale silana” si è dimesso dall’assemblea del Centro internazionale di studi gioacchimiti Battista Granato, dirigente scolastico in pensione con una lunga esperienza alle spalle in politica e nelle Istituzioni. A suo dire, il Centro Internazionale di Studi Gioacchimiti che dai primi anni ’80 del secolo scorso è impegnato nella promozione del pensiero di Gioacchino da Fiore, non si sarebbe difeso abbastanza dalla volontà della Amministrazione comunale di ospitare in uno “scantinato’ la dotazione libraria di Gioacchino e su Gioacchino.

In vero le problematiche nei rapporti fra Municipio e Centro, a dire di Granato,avrebbero una storia antica alle spalle ma proprio negli ultimi tempi, con la storia dello stesso locale, avrebbero raggiunto il proprio, triste, epilogo.
” Ho seguito la pratica – scrive Granato – insieme al Presidente Succurro, per sua implicita delega, con laa mia consueta serietà e applicazione. A causa dell’ignavia e insulsaggine dei Sindaci in successione Belcastro e Succurro nonché delle Assessore Lopez e Carbone, da me verificate in diretta e che posso testimoniare in modo documentato, non è stato possibile aver in dotazione lo scantinato (catuoio), già individuato, presso il Palazzo De Marco, con la tutela che esso non avesse nessuna interferenza di accesso con la Biblioteca comunale”

Le dimissioni dal Centro Giochiminiti di Battista Granato sono collegate ad alcune incomprensioni col presidente Succurro come “l’essere stato consenziente all’oscuro ricatto del Sindaco Barile di avere consegnate le chiavi del Centro in vigenza di utilizzazione dei locali da parte del CISG. Io e, mi pare, il Ragioniere Oliverio (spero di non sbagliare nel ricordo) siamo stati gli unici presenti all’incontro a diffidare il Presidente acchè non compiesse quell’azione illegittima e illegale”.

In 40 anni di attività, il Centro Internazionale di Studi Gioachimiti ha contribuito ad una straordinaria rifioritura di ricerche e pubblicazioni sulla figura e sul messaggio di Gioacchino da Fiore che insieme a Dante e Francesco d’Assisi è l’autore più studiato della tradizione culturale nazionale, sia in area europea sia in area americana. Fiore all’occhiello delle stesse attività i Congressi Internazionali di Studi Gioachimiti rappresentano momenti d’incontro studio e approfondimenti sulla vita e le opere di Gioacchino da Fiore, ma anche sulla cultura medievale europea.

Vedere messa in difficoltà la storia dello stesso Istituto culturale è a ben vedere l’ennesima metafora di una Calabria che non riesce a volersi bene contro la quale la classe intellettuale, ma anche i semplici cittadini almeno dell’Area silana, dovrebbero scendere in campo con qualche iniziativa; nella consapevolezza che un Centro internazionale di studi in Calabria non può essere violentato per il diniego alla richiesta di utilizzo di un semplice scantinato.

Francesco Rizza

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp