Appuntamenti con la storia calabrese. Si svolgerà il 4 settembre il “Cammino della Prima Italia”.

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 Partirà il prossimo 4 settembre il “Cammino della Prima Italia” “Uisp Sport per tutti Comitato di Catanzaro” e della “Nuova Scuola Pitagorica”. Si tratta di un itinerario nella natura e nella storia calabrese dove nacque il toponimo “Italia”.  Era proprio l’istmo di Marcellinara a cui “Il  CalabrOne” dedicherà il prossimo speciale, ad essere abitato   dagli Italói (Vituli in latino), il cui etimo è connesso al concetto di “vitello”, “bue” o, appunto, “toro”.

Fino al  V secolo avanti Cristo, Italia era il nome della sola, attuale Calabria. Fu solo nel III secolo, quando i Romani vinsero contro i Sanniti e Pirro, che lo stesso toponimo fu esteso  alle popolazioni che vivevano nei pressi del Magra e del Rubicone. Nel 49 a.C., quando anche alla Gallia Cisalpina furono concessi i diritti di cittadinanza romana, le regioni settentrionali della penisola presero il nome di Italia. I confini furono estesi dalla riforma amministrativa di Augusto, nel 27 dopo Cristo, portandoli ad ovest fino a Nizza e a Est al fiume Arsa, in Istria.

Come spiegano gli organizzatori, si tratta di “un cammino nuovo e antico al tempo stesso – nell’istmo di Catanzaro, nella terra stretta tra due golfi, in cui migliaia di anni fa nacque la “prima Italia”, come la chiamarono gli antichi autori di lingua greca del V sec. a.C. Un cammino di tre giorni, 4-5-6 settembre, attraverso i comuni di Squillace, Borgia, Amaroni, Girifalco, Cortale, Jacurso e Curinga, per scoprire le bellezze della natura mediterranea”.

 Al cammino che si avvierà alle ore 8,30 del 4 settembre  possono partecipare tutti.  “Basta prendere lo zaino    e presentarsi alle ore 8.30 del 4 settembre al raduno sul lungomare di Squillace Lido. Dopo i saluti delle autorità, sarà prelevata un’ampolla d’acqua del mare Jonio, che si unirà a quella del mare Tirreno che sarà prelevata il 6 settembre, al termine del cammino a Marina di Curinga”.

“Accoglienza calabrese, panorami mozzafiato, tradizioni, monumenti, archeologia, arte, cultura, storia, due mari, monti, sole ed enogastronomia di eccellenza, prodotti tipici e tanto altro – spiega l’organizzazione – sono gli ingredienti di questo cammino nuovo e antico al tempo stesso. Nei tre giorni di cammino i partecipanti potranno godere in zona di una enogastronomia di eccellenza, oltre che della calorosa accoglienza delle comunità locali. Gusteranno, inoltre, l’ormai tradizionale Bigiotto, il “biscotto del camminatore”, compatto ed energetico, a base di miele. E’ stato ideato anni fa per le Camminate Gioachimite dalla dirigente Uisp Antonietta Mannarino, ed è divenuto nel tempo un valido e gustoso rinforzo da tenere nello zaino durante il cammino e da tirare fuori quando serve o quando se ne ha voglia”.

Lo stesso Bigiotto  è stato ideato anni fa per le Camminate Gioachimite dalla dirigente Uisp Antonietta Mannarino, ed è divenuto nel tempo un valido e gustoso rinforzo da tenere nello zaino durante il cammino e da tirare fuori quando serve o quando se ne ha voglia.    

L’iniziativa si concretizza grazie a più Enti ed Associazioni che hanno fatto rete: i Comuni di   Squillace, Amaroni, Cortale, Jacurso, Curinga; della Pro Loco di Squillace cui si aggiungono  “Asd Calabriando” e “Naturalmente Sport”   dell’associazione Amici con il Cuore di Catanzaro e l’Associazione sportiva Curinga.

I percorsi sono stati curati e tracciati da Riccardo Elia, Salvatore Mongiardo, Barbara Truglia, Cesare Cesareo, Agazio Gagliardi. Alla ricerca storica ha collaborato anche  Gli accompagnatori del gruppo dei partecipanti saranno Riccardo Elia, Felice Izzi, Antonella Mannarino e Gilda Russo. Dei circa trenta chilometri previsti, tredici circa si svolgeranno su strade asfaltate provinciali e interpoderali; per il resto il cammino sarà su strade sterrate e sentieri di collina, con un dislivello complessivo di 850 metri.

Francesco Rizza

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