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Tanto tuonò che piovve. Ci sono voluti 17, lunghi, anni ma alla fine è stata inaugurata ed aperta al traffico la “strada del mare” o del Petilino. Alla presenza di mons. Angelo Raffaele Panzetta, arcivescovo di Crotone e Santa Severina che ha benedetto l’attesa opera infrastrutturale, la strada è stata aperta al traffico stamane, 15 gennaio 2022. A presiedere l’iniziativa Sergio Ferrari, attuale presidente provinciale, affiancato da numerosi politici e suoi predecessori alla guida dell’Ente di secondo livello di via Mario Nicoletta.
Come è stata accolta l’inaugurazione nella Cittadina dell’Alto Marchesato Crotonese? Se nella popolazione è la soddisfazione il sentimento prevalente, da parte sua l’Amministrazione comunale del sindaco Simone Saporito che ha da poco superato i primi 100 giorni nella gestione della cosa pubblica a Petilia Policastro non ha inteso dare risalto, almeno sino ad oggi, allo storico appuntamento. Sino ad ora, infatti, nessun annuncio dell’apertura della strada è stato dato nel profilo online del Municipio in Facebook. Solo il presidente del Consiglio comunale, Ferdinando Militerno che da alcuni giorni è anche consigliere ed assessore provinciale ha recentemente dato la notizia nel proprio profilo facebookiano.
A detta del presidente provinciale Sergio Ferrari la “nuova” arteria stradale è “un’ opera pubblica di straordinaria importanza che avvicina entroterra alla costa ma permette anche ai comuni costieri di arrivare in poco tempo nei comuni del petilino. Una strada che permetterà di dare più sicurezza alle popolazioni dal punto di vista sanitario. Ringrazio i cittadini di Petilia, Roccabernarda e Mesoraca per la pazienza avuta e mi scuso come istituzione per i ritardi. Opero in continuità amministrativa e quindi ringrazio chi mi ha preceduto anche per non essersi fermato davanti ai tanti problemi che hanno rallentato un’opera costata quasi 20 milioni.Oggi giornata storica per Crotone e la sua provincia. Sono successe in questi anni vicende che ne hanno causato ritardi soprattutto per questioni geologiche. Chiaro che dobbiamo riacquisire fiducia dai cittadini nelle istituzioni ma dobbiamo farlo dando degli esempi, realizzando le opere nei tempi congrui per far percepire che i fondi pubblici vengano investiti per tempo”.
La stessa strada, infatti, ha una tormenta straordinaria alle spalle. Il suo progetto è stato approvato dalla Provincia pitagorica nel 2004, ma i cantieri sono stati aperti solo nel 2007. La stessa arteria stradale ha un tracciato di 11.6 km con carreggiate larghe 8,5 metri, più le cunette percorribili ed una pendenza che non superava il 6 per cento. Permetterà principalmente alla popolazione residente a Petilia e Mesoraca, di evitare l’attraversamento dell’abitato di Cutro ed una serie di curve (se ne contano circa 200) che rendevano pericolosa e lenta la percorrenza verso il Capoluogo provinciale. L’investimento iniziale per la realizzazione della strada era di 13 milioni di euro, ma a causa di una serie di problemi progettuali geologici (con una imponente frana lungo il percorso) e amministrativi (interdittive antimafia alle aziende appaltatrici) i tempi di realizzazione si sono eccessivamente prolungati con i costi lievitati a circa 20 milioni di euro.
Francesco Rizza
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