Antonio Gaetano: non si perda tempo a Capocolonna.

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Visto che fondi ci sono, non occorre perdere tempo e Mibac e regione Calabria devono intervenire al più presto, al di là di quella burocrazia per la quale in Calabria si può anche morire. E’ questo il senso dell’appello di Antonio Gaetano direttore del periodico “CrotoneOk” intervenuto relativamente a Capocolonna. A detta degli esperti, infatti, la mitica colonna del tempio di era potrebbe crollare a causa dell’erosione della costa.
Relativamente all’intervento il Direttore du “CrotoneOk” evidenzia come “Il Mibac ha finanziato 300 mila euro per mettere in sicurezza temporanea la parte di parco adiacente al Santuario di Capocolonna, la regione Calabria, invece, ha attivato due finanziamenti: il primo di 1.800.000 € per la realizzazione della barriera soffolta (relativo al Settore Lavori Pubblici), il secondo di 1.400.000 € (stanziati dall’assessorato all’Ambinete) per la messa in opera della barriera radente a sostegno della falesia in frana del promontorio. Ora mentre lo stanziamento del Mibact e dell’assessorato regionale all’Ambiente sono stati disposti in somma urgente, e quindi, immediatamente eseguibili, i tecnici dell’assessorato regionale ai Lavori Pubblici hanno deciso di attivare l’iter ordinario, che prevede tempi biblici per la realizzazione dell’intervento. La cosa paradossale è proprio l’asincronia degli interventi. Il primo a protestare contro i tecnici dei Lavori Pubblici è stato l’assessore regionale all’Ambiente, Sergio De Caprio”.

Come evidenzia Gaetano, “Capocolonna non è soltanto il sito storico, archeologico e culturale più di rilievo di Crotone, ma è il luogo dell’identità pitagorica. Quel promontorio racchiude tre millenni di storia, di cultura, i miti e le leggende dell’antica e gloriosa Kroton. Quel terreno sacro ad Apollo. è stato calpestato da Pitagora, Milone, Theano, Alcmeone e Democede, ed oggi ospita il santuario della Madonna di Capocolonna, tanto sacra ai crotonesi”.

“Quel lembo di terra – aggiunge – racchiude in sè la nostra identità e va tutelato, prima, e valorizzato poi. Capocolonna ha un grande amico nemico: il mare. Il promontorio ha una luce particolare all’alba e al tramonto, perchè lo specchio d’acqua esalta l’imponenza dell’unica colonna. Ma il mare che rende così raro questo panorama, è anche colui che divora la terra. L’erosione costiera è il pericolo più grosso per questo nostro patrimonio. Ad oggi sono tre i finanziamenti attivati per il promontorio”.


“Capitano Ultimo – conclude Antonio Gaetano – ha cercato di convincere la responsabile del dipartimento a procedere con la somma urgenza, ma senza ottenere risultati. L’assessore, Ilario Sorgiovanni, ha fatto sentire la voce del Comune, ma anche questo tentativo non ha sortito effetti. La consigliera regionale Flora Sculco entra ed esce dalle stanze dell’assessorato regionale, ma ancora senza risultati. è necessario, quindi, un’azione corale che veda tutti i rappresentanti istituzionali del territorio parlare ad una sola voce, sorretti dai cittadini. Issiamo la bandiera di Capocolonna, sotto la quale non ci devono essere differenze, ma, per una volta, uniti a difesa del nostro territorio”.
Francesco Rizza

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