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Potrebbe essere Albero Fico uno dei candidati alle Regionali del prossimo ottobre nel Marchesato crotonese. Qualora le cose andranno per il senso giusto, lo stesso Alberto Fico correrà alle Elezioni per la coalizione di centro destra nella lista del movimento “Noi Per L’Italia”; movimento politico cui è approdato, anche per l’antica amicizia con l’onorevole Mario Tassone.
Saggista, docente di storia e filosofia nello Scientifico petilino e da sempre impregnato nel sociale con una pluralità di iniziative di promozione territoriale, Alberto Fico è fra i responsabili calabresi del Movimento Cristiano Lavoratori. Da poco tempo è tra i collaboratori de “Il CalabrOne” ed ha contribuito sostanzialmente alla realizzazione del “Giugno Policastrese del Libro” che la nostra testata, in collaborazione col Mcl, ha realizzato nelle scorse settimane.
A spingerlo verso la decisione di “scendere in campo” l’attrazione che ha avvertito da parte del movimento “Noi Per l’Italia” nel quale si è riconosciuto partendo da quelle “radici cristiane” che, da sempre, rappresentano una parte importante della sua formazione e che, a sua detta troverebbero una buona collocazione nel nuovo Movimento politico.
“Nell’ultimo decennio, stranamente però, stiamo assistendo a una politica strabica che dà vita alla formazione di Governi che, partendo da destra si fanno paladini di problematiche care alla sinistra e Governi che partendo da sinistra fanno proprie problematiche care alla destra”.
Stando così le cose, a detta di Alberto Fico, “un partito centrista è tornato ad essere necessario; ma proprio perché è necessario diventa fondamentale che sappia fare proposte credibili, innovative, che rivoluzionino e ribaltino l’attuale visione di società, ormai diventata priva del senso dello Stato, dell’etica e del lavoro, quindi di una nuova economia. non può essere considerata – aggiunge – di centro la politica di precarizzazione della società, e ancora continuamente riproposta come vincente, operata da Renzi con i contratti a termine”.
“Non può essere considerato di centro Forza Italia solo perché “si dichiara” cattolico; un partito monocratico, legato al capo e al suo destino. Ancora oggi – aggiunge Alberto Fico – Forza Italia continua ad essere un partito “non-partito”, perché privo di tutti quegli organismi interni di rappresentatività democratica, di dialettica propositiva”.
Nella società civile cittadina, anche recentemente la voce di Alberto Fico è una voce autonoma che più volte si è alzata a difesa della tutela storica, antropologica e culturale di Petilia Policastro e dintorni, non solo attraverso le sue pubblicazioni – “Policastro dall’antichità ai nostri giorni, documenti e ricerche” edito nel 2018 per la “Book Sprint” ed il più recente “La Bottega di Nonna Petilia” edito dalla “PubliGRAFIC” solo per citare gli ultimi titoli – si è fatta più volte sentire a tutela delle risorse storiche della cittadina dell’ alto Marchesato crotonese come in favore della grottalìa rupestre policastrese al cui studio è impegnato da più tempo insieme a pochi collaboratori. Da questo punto di vista, la sua candidatura sarebbe quanto meno uno stimolo a quei Calabresi che amano il proprio territorio e, come lui, continuano a sognarne un riscatto.
Francesco Rizza
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