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Alla dottoressa Tullia Prantera, primario di Oncologia nell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Crotone il premio “Peideia” edizione 2021. Lo comunica Luigi Bitonti, responsabile della stessa Associazione comunicando che la premiazione avverrà giorno 1 gennaio alle ore 17,00 nella chiesa crotonese del Carmine. La dottoressa Prantera, evidenzia Bitonti, per l’aflato emotivo con cui svolge il proprio lavoro è diventata “la mamma di tutti questi nostri fratelli sorelle sofferenti”.
Ma l’assegnazione del premio ha, anche, un significato più ampio: quello di richiamare l’attenzione sulla situazione ambientale del Marchesato crotonese che potrebbe essere fra le concause dei numerosi casi di tumori che si registrano in Provincia. “Ci opponiamo fermamente – si sottolinea in un comunicato stampa – alla perrvicace cattiva volontà degli uomini di non volere bonificare veramente la città di Crotone, il territorio della Provincia è della Sila” .
” Ci appelliamo a tutte le forze politiche, sindacali, imprenditoriali, a tutti i medici, al mondo della scuola, dello sport, alle associazioni di volontariato, ai fedeli di tutte le parrocchie, affinché si indice un referendum popolare per far abrogare i decreti istitutivi regionali e provinciali del 2001 con i quali è stato istituito a Crotone il maledetto Distretto energetico che tante sciagure ha recato a tante famiglie crotonesi della Provincia e della Sila. Si dovrà dichiarare – questa la richiesta di Peideia – con decreto regionale e della Provincia crotonese che nel territorio che nel territorio crotonese è nel suo mare sono vietate tutte le attività industriali e produttive che possono recare nocumento ed inquinamento al già precario equilibrio ecologico provocato da 80 anni di industria chimico metallurgica pesante e dalla costruzione di discariche di biomasse, discariche e termoinceneritori, parchi eolici che tanto hanno aggiunto al nostro territorio così fragile”.
Nel comunicato stampa, assume particolare interesse anche la proposta dell’istituzione da parte della regione Calabria “del distretto del turismo, della cultura, dell’agrlindustria, della zootecnia, della pesca, dei beni archeologici e monumentali, dell’artigianato e dell’arte in sostituzione del dannato distretto energetico che ha fatto diventare milionari solo pochi gruppi di imprenditori prenditori con l’utilizzo distorto dei beni collettivi e pubblici”.
Francesco Rizza
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