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A Renato Cortese, poliziotto che nel 2006 ha arrestato Bernardo Provenzano ed a Palermo è stato condannato a cinque anni di reclusione per la vicenda dell’espulsione di Alma Shalabayeva, moglie del dissidente kazako Mukhtar Ablyazov, è arrivato l’attestato di Stima di Santa Severina, sua città natale, nel Crotonese, uno dei borghi più belli di Calabria.
Un video è stato, infatti, proiettato sulla torre del castello simbolo del paese per esprimere la vicinanza dell’intera cittadinanza grazie ad un’iniziativa a cura della Pro Loco “Siberene” e della cooperativa Aristippo. Contestualmente è stato creato un hastag per promuovere la solidarietà presso il social nei confronti di Cortese che al momento della condanna in primo grado è questore a Palermo. A montare il video proiettato sul castello ricordante la carrirera di Renato Cortese Giovanni Ziparo.
“Santa Severina è con Renato Cortese – sottolinea il sindaco Lucio Giordano -. Renato è stato ed è un uomo dello Stato, ha rappresentato lo Stato quando altri non lo potevano rappresentare. Ha rappresentato la speranza di una città che era in ginocchio. E’ una delle figure più nitide della nostra Repubblica”.
“Non avremmo voluto mai fare questo omaggio al nostro concittadino – ha aggiunto il presidente della Pro loco, Ferdinando Panza – perché sappiamo cosa ha fatto per lo Stato italiano e per combattere la mafia. Purtroppo abbiamo dovuto farlo per far capire che la gente è dalla sua parte e che la sua condanna è ingiusta”.
Francesco Rizza
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