20° compleanno per gli Hantura, rinomata banda di Petilia Policastro.

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Compleanno tondo per la band degli “Hantura” il complesso di musica popolare che, proprio in questi giorni, festeggia i primi 20 anni di attività. Se non fossimo in questo periodo di pandemia, ci vorrebbe un bel concerto per festeggiare; ma ne siamo certi: non mancheranno le occasioni.

Dal 2001, anche se avevano già altre esperienze in ambito musicale, gli Hantura si dedicano con  abnegazione ed impegno alla rivalutazione della musica popolare calabrese con una attenzione particolare verso il Crotonese e Petilia Policastro dove vivono.  La loro musica,  spiegano nel proprio portale  “traccia essenzialmente i tratti  della cultura e della  musica popolare calabrese , espressione dei sentimenti,dello sfogo, della ribellione,dell’onore dell’uomo del Sud che  si articola nell’interpretazione di quei suoni che richiamano e spiegano le anime del Sud”.

 “L’amore per la musica etnica – aggiungono –  l’amore per i linguaggi nuovi ed incontaminati dei dialetti, l’amore per la tradizione, l’amore per ritmi incontrastati della tarantella del Sud, che sempre di più vede accostarsi una folta schiera di giovani, ha spinto il gruppo petilino a non globalizzarsi di musica industriale presente solo sulla scena televisiva, ma di ritornare alle origini per far risentire l’eco poetico della taranta del Sud, la sublimità dei canti amorosi calabresi, la musica viva e incredibilmente ignorata di una Calabria rediviva e lucente. Un ritorno alle origini per dare un messaggio nuovo, un messaggio non stereotipato, non desueto, un messaggio colmo del fascino di un Sud rivalutato, di un Meridione mai più bistrattato, di una Calabria piena di risorse”.

Nel corso degli anni non sono mancati numerosi concerti, non solo in Calabria ma anche altrove essenzialmente presso comunità di emigrati calabresi nelle varie  Regioni del Settentrione  ed all’Estero; oltre ad alcune esibizioni in televisione, compresi i canali della Rai.

 le pubblicazioni di alcuni cd, ma anche di alcuni singoli: “ Hantura”    “ Suddanima”, “Taranterra”  e “Malacommenata”. Quest’ultimo singolo spiega abbondantemente l’amore con cui la band è legata alla propria terra. “Ci sono posti – scrivono spiegandone il significato –  in cui il ricordo e la memoria contribuiscono a renderli ancora più mitici e  favolosi. E’ il caso soprattutto della terra in cui si è nati e dei luoghi che ci hanno visto crescere e diventare ciò che siamo. Ma quando ci si accorge che col passare delle stagioni quei posti e quella gente stanno diventando altro, nasce un dolore malinconico ed infelice. Una passione che stringe ed affanna il cuore”.

“Un viaggio – aggiungono –  suggerito dalle immagini ad acquerello e ad inchiostro che simboleggiano e imprimono ancora di più il marchio flebile di quello che è la situazione della Calabria e che ricorda quello degli occhi di una donna affascinante e bellissima, spogliata delle sue bellezze e lasciata a sé”.

La Calabria, comunque, a loro parere è un donna che vuole rinascere e guarda al suo passato glorioso per ritornare ad essere e rappresentare la bellezza assoluta unita a quella magia dei luoghi ancestrali che rappresentano da sempre la Terra dei Padri. Questo le auguriamo anche noi insieme agli Hantura.

Francesco Rizza

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